a cura di
Roberto Quaglia
Pensiero Stocastico Il Far West dei Significati
Secondo Robert Sheckley, per troppo tempo ormai Roberto Quaglia non è stato famoso. Secondo Ugo Malaguti, è un genio. Roberto Quaglia, ovvero il rappresentante della fantascienza del nostro Paese più famoso all'estero e più sconosciuto in Italia, continua a fare tante domande e a rifiutare tutte le risposte.
Le parole sono una delle più notevoli invenzioni che l'umanità ha nel tempo escogitato per scambiarsi i significati. Sappiamo che la comunicazione non verbale in realtà copre ben il 90% della comunicazione che intercorre tra due individui attigui. Ma espressioni, puzze e gesta nelle quali in pratica la comunicazione non verbale consiste sono per certi versi ed in buona misura invenzioni pre-umane, eredità dei nostri primordi scimmieschi e, risalendo ancora nel tempo, della lunga catena di bestie che ci hanno precedute. Il linguaggio umano è probabilmente l'unica cosa che effettivamente ci distingue dagli altri animali. E' solo sulla base del linguaggio che la nostra cultura e, soprattutto, la nostra consapevolezza hanno potuto svilupparsi nel modo che sappiamo. Le parole sono dunque importanti, soprattutto quando sono condivise. E' sufficiente girare un po' il mondo per accorgersi che in giro ci sono un sacco di posti tutti pieni di parole che a noi non servono a niente perché non le conosciamo. Se un esquimese puzza, lo capiamo benissimo. Come lui capirà perfettamente se a puzzare siete voi. Ma provate a discuterci, e vedrete la mutua comprensione rapidamente precipitare a zero.I limiti della comunicazione verbale sono con tutta probabilità legati ai tempi brevi nei quali essa si è evoluta e tuttora si evolve. Ma tutto ciò adesso non ci interessa più di tanto. Quello che ora ci importa è che le parole sono importanti perché ci permettono di scambiarci i significati, soprattutto quelli più evoluti, in base ai quali ci compiacciamo di distinguerci dagli altri animali.
Tipico delle parole è che esse non sono di nessuno. Tranne qualche eccezione (troppo vergognosa per la specie umana perché ora noi se ne voglia parlare), chiunque può usare liberamente tutte le parole che vuole. Ebbene, da qualche tempo ciò che ho appena detto non è più la verità. Non tutta la verità, almeno. E ancora una volta è Internet ad avere fatto la differenza.
Per la prima volta nella storia dell'umanità, il primo che si scelga una certa parola se ne può in un certo senso appropriare per sempre (o comunque per un bel po' di tempo). Come ognuno che navighi su Internet ormai perfettamente sa, ogni sito è localizzato in un dominio (esempio: www.fantascienza.com). I domini possono essere nomi di fantasia oppure parole di uso comune, ed hanno una non troppo vasta gamma di estensioni, tipo. com, .org, .net, .it, ecc. In teoria, per l'importanza e la visibilità del proprio sito un'estensione vale l'altra. In pratica, non è così. L'estensione .com (commercial) è di gran lunga la più conosciuta, popolare e quindi diffusa del mondo. L'abbondanza di questo tipo di dominio, paradossalmente, ne eleva il valore. Dico paradossalmente perché nell'era pre-internet la scarsità di qualcosa generalmente ne elevava il valore, mentre l'abbondanza lo diminuiva. Da Internet in poi il paradigma si è invertito. Ciò che abbonda tende ad abbondare sempre di più e più abbonda più vale. E' opinione comune di tutti gli analisti intelligenti che il futuro delle transazioni commerciali umane si sposterà quasi per intero su Internet. La rete delle reti finirà quindi per contenere le rappresentazioni di tutto ciò che esiste. L'interazione fra queste rappresentazioni, un tipico fenomeno virtuale, produrrà effetti reali e tangibili per chi deterrà il controllo delle rappresentazioni.
Uno dei metodi per occupare gli spazi dove le rappresentazioni agiranno è quello di impossessarsi dei significati, un'operazione semplicissima da fare registrando le parole in quanto domini (.com, .org, .it, ecc.). Facciamo un esempio: tutti sappiamo cosa vuol dire la parola mamma. Ognuno di noi, almeno in un certa fase della sua vita, ha avuto a che fare con la propria mamma. Supponiamo adesso di registrare il dominio mamma.com. Da questo momento in poi chiunque nel mondo digiti sul proprio browser www.mamma.com si ritroverà fatalmente risucchiato nel nostro sito dove riceverà tutte le informazioni che a noi piacerà fornirgli e tutto ciò senza alcuna fatica da parte nostra. Ma perché mai qualcuno interessato alla mamma dovrebbe digitare sul proprio browser www.mamma.com? Per il semplice motivo che l'estensione di dominio .com è la più diffusa e conosciuta al mondo, ed è quindi la prima cosa che ad uno viene in mente di digitare quando cerca qualcosa di specifico, senza volersi impantanare nei motori di ricerca.
Pochi anni fa, qualcuno investì una manciata di dollari e registrò il dominio wallstreet.com. Costui non aveva nessuna idea di come sviluppare successivamente questo sito, e se l'aveva non lo fece mai. Dopo qualche anno, la pagina vuota di wallstreet.com riceveva 30.000 accessi al giorno da parte di persone alla ricerca di occasioni di investimento che semplicemente digitavano sul loro browser www.wallstreet.com. Senza mai realizzare il proprio sito, il proprietario di wallstreet.com mise all'asta il proprio dominio e lo vendette per poco più di un milione di dollari (quasi due miliardi di lire). Tutto quel valore era scaturito dall'unione della parola wallstreet all'estensione .com. Se l'estensione fosse stata .ru (russia), il valore sarebbe stato pari a zero. Impossessandosi di una parola di uso comune e rivendendola al maggior offerente, il tizio in oggetto si mise a posto per tutta la vita.
Ancora meglio se la passa la persona che a suo tempo (pochi anni fa) registrò sex.com, in assoluto l'indirizzo più frequentemente digitato dai novelli navigatori di tutto il mondo. I suoi guadagni oggi sono pari ad alcuni milioni di dollari al mese (parecchi miliardi di lire) senza che egli debba fare assolutamente nulla. Sex.com consiste infatti in una sola paginetta tutta piena di pubblicità di siti porno, ma l'immensa, inimmaginabile quantità di accessi spontanei da tutto il mondo è sufficiente a generare tali incredibili ricavi. Non credo che muoiano di fame neppure i gestori dei siti sex.net e sex.org, dopo il .com le estensioni più diffuse del web, ma assieme probabilmente non generano neppure un centesimo del più fortunato sex.com. Il fatto è che tutti quelli che nel mondo girano su Internet sanno che esistono i siti .com, mentre solo una esigua minoranza è consapevole dell'esistenza delle altre estensioni di dominio, e comunque anche quelli che le conoscono prima cercano quellochevogliono.com.
Immagino a questo punto qualche lettore sentirsi crescere l'acquolina in bocca e venirgli voglia di registrare il proprio dominio .com. Ebbene, perché il giochetto funzioni al meglio la parola deve essere comprensibile in tutto il mondo, e ci sono solo due categorie di parole che corrispondono a questo requisito: le parole in inglese ed i nomi propri. Dimenticatevi subito le parole in inglese. Sono già state registrate tutte. Mentre voi eravate distratti, il Far West dei Significati non vi ha aspettato ed ha bruciato le tappe della propria storia. Più o meno tutte le parole singole che in inglese significano qualcosa sono già state accaparrate da qualcuno. Nel Far West il terreno era di chi lo picchettava per primo, e i cavalli erano di chi li marchiava. Adesso la stessa cosa è accaduta con i significati che tutti noi usiamo e la maggior parte di noi non se n'è accorta. Tuttavia, Internet è ancora pieno di opportunità. Finite le parole singole della lingua inglese, è iniziata la corsa alle parole composte. Con tutta probabilità esse varranno infinitamente meno delle parole singole, tuttavia anche questo pochissimo potrà rivelarsi moltissimo. E poi c'è la corsa alle parole sbagliate. Quante volte, digitando una parola, si compie un errore di battitura? E' già partita la corsa anche alla registrazione delle parole inglesi con piccoli errori di battitura. Anch'esse varranno incredibilmente meno di quelle senza errori, ma di nuovo le briciole potranno un giorno rivelarsi un pasto più che soddisfacente. Quanto tutti saranno connessi ad Internet, infatti, ed i computer funzioneranno ormai prevalentemente per comandi vocali, chiunque pronuncerà la parola mamma.com si ritroverà nel nostro sito se la sua pronuncia è esatta. Ma un difetto di pronuncia lo potrebbe catapultare sul sito mama.com o mammma.com, ragione per cui anche il possesso dei significati storpi varranno parecchio nel futuro che si va preparando.
Oltre alle parole comuni in inglese, ci sono i nomi propri. Anch'essi sono comprensibili in tutto il mondo. Michelangelo è Michelangelo ovunque, così come Giuseppe è Giuseppe ovunque. Non speriate tuttavia di trovare michelangelo.com libero. E probabilmente neppure giuseppe.com. In effetti, anche la maggior parte dei nomi propri è già stata registrata. Se provate a digitare www.cindy.com troverete la homepage ufficiale di Cindy Crawford. Questo, oltre a non essere un caso, è un esempio emblematico di quanto accadrà in futuro. Il possesso del dominio .com con il proprio nome sarà il più importante tra gli status simboli di cui un essere umano potrà dotarsi. Infatti, una sola persona al mondo può e potrà mai essere proprietaria ad esempio del dominio cindy.com, e con il possesso di tale sito questa persona comunicherà a tutto il mondo la lapalissiana ma inconfutabile verità di essere l'unica cindy.com del mondo, il che a quel punto vorrà dire la numero uno del mondo tra tutte le Cindy! Certo, anche cindy.org e cindy.net saranno delle Cindy di tutto rispetto, si qualificheranno magari come la numero due e la numero tre del mondo, ma non la numero uno. E' probabile che Cindy Crawford abbia comprato il dominio da una Cindy che l'aveva registrato prima di lei. Questa è comunque un'avvisaglia di ciò che accadrà in futuro. I ricchi e famosi cercheranno di comprare i domini .com con i loro nomi da chi li ha registrati prima di loro, ed alcuni saranno disposti a sborsare anche cifre favolose per averli. Se il possesso dei nomi propri di persona sarà il sommo status symbol di cui una persona potrà dotarsi, subito dopo verrà il-proprio-nome-e-cognome.com. Quanti signori John Smith (o Paolo Rossi) esistono al mondo? Ebbene, uno solo di essi potrà essere il proprietario del dominio johnsmith.com. Questa unicità, associata alla grande popolarità dei siti .com, è la chiave del valore che il possesso del proprio-nome-e-cognome.com avrà. Non tutti potranno esibire sul proprio biglietto da visita il possesso di un dominio .com con il proprio nome o con il nome e cognome. Solo una persona al mondo per ogni nome (o combinazione nome-cognome)! E dato che l'umanità si getta a pesce tu tutte le cose che permettono di stabilire delle gerarchie, questo sarà l'elemento discriminante del futuro, la madre di tutti gli status simboli. Inventeranno nuove estensioni di dominio (.web, .shop, ecc.), ma questo non cambierà nulla. I siti .com saranno sempre i più importanti e preziosi, dato che saranno i più conosciuti e ambiti poiché sono venuti per primi e sono stati registrati per primi e si sono esauriti per primi. La crescente difficoltà ad impossessarsene sarà ciò che li renderà sempre più superiori. Leggevo da qualche parte che l'attore Brad Pitt, decisosi a dotarsi di una homepage ufficiale, si è dovuto rendere conto che il dominio bradpitt.com era già stato registrato da un furbo australiano. Assisteremo sempre più spesso, in futuro, a situazioni di questo genere. Chiunque, nel mondo reale, trascurerà di curare la rappresentazione di sé su Internet, si ritroverà prima o poi a rammaricarsene.
Se nel Far West dei Significati tutte le parole inglesi ed i nomi propri più comuni sono già state accaparrati, lo stesso non si può dire di quasi tutte le altre lingue. Ci sono ancora spazi liberi in italiano, tedesco, francese, spagnolo eccetera. Il potere del possesso delle parole in queste lingue sarà solo una frazione di quello scaturito dall'inglese, ma se la torta è abbastanza grande anche con le briciole ci può scappare una bella mangiata. E la dimostrazione viene dal fatto che anche in queste lingue le parole disponibili scompaiono a velocità crescente, e tra un anno o meno, probabilmente, non ce ne saranno più. Poi toccherà alle lingue minori, e così via, finché tra un po' di anni a tutte le parole del mondo in tutte le lingue corrisponderà un luogo-su-Internet.com, più una manciata di altri luoghi associati alle altre meno prestigiose estensioni di dominio.
E' un Far West affascinante ed intrigante. E rispetto all'originale Far West che segnò la storia americana ed ispirò il filone dei film western, qui non ci sono pallottole di piombo vaganti e duelli mortali, dato che tutto si svolge sul piano della pura rappresentazione. Il World Wide Web è infatti solo una colossale rappresentazione del mondo. Un teatro dove le cose esistono ed avvengono per finta, generando tuttavia effetti concreti, concretissimi nella realtà.
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INDIRIZZI UTILI Roberto Quaglia: www.robertoquaglia.com/domini.html
Silvio Sosio: www.silvio.sosio.net
Fantascienza.com: www.fantascienza.com
Fantascienza.net: www.fantascienza.net
Fantascienza.org: www.fantascienza.org
Fantascienza.it: www.fantascienza.it
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