L’ultimo romanzo di Roberto Pazzi, poeta, narratore e giornalista, è intitolato L’ombra del Padre e ipotizza una seconda venuta sulla terra di Gesù. Ma questa volta il Cristo è in Italia e cammina per le strade del Sud dirigendosi verso Roma.

Anche questa volta a distanza di duemila anni il messia suscita grandi speranze, ma anche problemi e divisioni tra quanti lo considerano un impostore, un ciarlatano, mettendo in subbuglio il potere politico e il Vaticano.

Le opere di questo autore sono state tradotte in oltre venti lingue e molti suoi romanzi hanno vinto importanti premi, ha collaborato per oltre un decennio al Corriere della Sera e attualmente scrive su diversi altri quotidiani.

Dalla quarta di copertina: È tornato, è il Cristo, è in cammino sull'amalfitana, è sotto Ravello, si dirige verso Roma... Sempre meno confuse, le incredibili notizie tengono il mondo col fiato sospeso. Ma è davvero il Signore? E se è Lui - si domandano inquieti e perplessi in Vaticano - come accoglierlo? Mentre arrivano notizie di miracoli e guarigioni, ma anche dei primi morti provocati dalla calca che corre incontro a Gesù, il governo si riunisce d'urgenza, tentato di decretare lo stato  d'assedio di Roma, lo stesso che il re non ebbe il coraggio di opporre alla marcia di Mussolini. Intanto Cristo avanza e si sottrae alla folla sulla barca di un pescatore, simbolo di quell'umanità che il Signore non ha  smesso di amare e preferire ai potenti della  terra. Quel che poi accadrà pare svelare un  ripensamento nei suoi generosi progetti di  salvezza: è ancora concesso al Figlio di Dio, dopo duemila anni, di intervenire a imporre il Bene? Il dubbio si diffonde anche nei cieli, fra il Padre, la Madre, Giuseppe, l'arcangelo Gabriele e Satana, che tenta di dividere il Padre dal Figlio con un insidioso monologo recitato davanti a una platea di cinquantamila ombre di antichi romani, a Canne...

L’ombra del padre di Roberto Pazzi (2005), Frassinelli, collana Narrativa, pag. 248,  euro 16,00.