l'editoriale di
Luigi Pachì e Silvio Sosio
Thread 50, 500, 5000
Valentina si preparò a gustarsi lo spettacolo. Fece un gesto con la mano, e il Sensore d'intenzione abbassò le luci nell'ambiente e ammorbidì, abbassandolo leggermente, lo schienale della sua poltrona.
Mise a fuoco sull'immagine che veniva proiettata all'interno dei suoi occhiali, dandole l'impressione di trovarsi davanti a un grande schermo olovisivo. La sigla stava già andando in onda. Un evento storico, mirrorato su tutti i principali satelliti per la Luna e le Stazioni e lanciato persino alla rete di Marte. Era l'ottobre del 2049, e stava andando in linea in tutto il sistema solare il numero 500 di Delos.
Valentina mosse lo sguardo e attivò il menu di navigazione tridimensionale progettato dalla Industrial Light & Magic. Trovò l'icona con i due volti familiari e con un gesto della mano vi entrò. Ed eccoli qui, i due grandi vecchi! Entrambi ultraottantenni ma ancora così vivaci, presentavano il nutrito sommario di quel numero: un'intervista con Marilyn Monroe realizzata da Marco Spagnoli grazie alla sua speciale licenza d'uso del cronodislocatore; uno speciale di Alessandro Vietti sulla terza trilogia di Guerre Stellari, alla quale aveva partecipato nel ruolo del vecchio Luke Skywalker, le 256 column dei "Pensieri stocastici" curate dai 256 cloni di Roberto Quaglia... e naturalmente i racconti, scelti come sempre dal suo papà, il primo a vincere il premio Nobel per la letteratura come curatore.
Diede un'occhiata alla grande finestra, dalla quale poteva vedere la Luna tramontare dietro il grande disco azzurro della Terra. Uno spettacolo che dal suo appartamento su Issa si poteva godere solo qualche volta all'anno. Delos era un bello spettacolo, ma quello, forse, era anche migliore.
Il cielo era pesante, grandi nuvole nere rendevano ancora più grave l'atmosfera in quella giornata così importante per tutto il Popolo Eletto. Ambasciatori da tutto il continente erano stati mandati nella piccola isola dell'Egeo ad assistere alla cerimonia. I Grandi Pontefici, rappresentanti della cultura, sarebbero apparsi di lì a poco annunciando il grande evento. Persino il regno selvaggio di Yorick aveva inviato un proprio rappresentante a rendere omaggio.
Clun il barbaro sentì un gran clamore e corse fuori in strada. Tutti stavano accorrendo verso la piazza del Grande Tempio, e lui seguì la folla. Anzi, era tanta l'esaltazione che spingendo e facendosi strada grazie alla sua possente stazza riuscì ad arrivare prima degli altri. I sacerdoti stavano uscendo dal tempio e si stavano allineando davanti al colonnato, come accadeva ogni mese dalla notte dei tempi, addirittura da prima della Caduta, o almeno così narrava la leggenda.
Un grande clamore della folla accolse l'uscita sul sagrato dei due Grandi Pontefici, ma cadde subito il silenzio al gesto imperioso del Portavoce. L'uomo si avvicinoò ai due vecchi e prese dalle loro mani un piccolo disco dai riflessi dorati, poi tornò a rivolgersi alla folla e lo alzò sopra la testa, annunciando a voce chiara ma senza urlare: -- E' uscito! Abbiamo Delos numero 5000!
Clun il barbaro guardò la gente attorno a lui urlare e saltare dall'entusiasmo. Tutto qui, si chiese? Gonfiò le guance e sporse il labbro, come faceva quando non capiva. Questi uomini civili a volte erano parecchio strani. Tornò alla taverna. Chissà se avrebbe trovato qualuno a riempirgli il bicchiere...
Benvenuti al numero di Delos che precede il numero 51 e segue il numero 49. Qualcuno della redazione ha affermato che questo numero non avremmo proprio dovuto farlo, perché i numeri tondi portano sfortuna: per dirne una, la migliore rivista amatoriale prodotta in Italia, The Time Machine, chiuse proprio con il numero 50.
Come forse avrete notato, questo numero è piuttosto corposetto. Non era nostra intenzione fare un numero più grande in quanto tondo; semplicemente si sta aggravando la tendenza che abbiamo osservato negli ultimi numeri secondo la quale fino a qualche giorno prima sembra che non ci sia abbastanza materiale per fare un numero, e poi salta fuori una marea di roba eccellente. Per fortuna che non abbiamo il problema di dover stare entro tot pagine; al massimo dobbiamo scusarci per qualche centinaio di kappa in più con i lettori che scaricano la rivista per leggerla offline.
Abbiamo voluto fare un numero un pochino speciale cedendo un po' all'autocelebrazione. Promettiamo di non rifarlo almeno prima del numero 100, o come minimo del 51. Così abbiamo un'intervista col nostro prezioso redattore di Delos e del Corriere Alessandro Vietti, del quale esce il nuovo romanzo proprio in ottobre; e un'intervista con un altro storico membro del nostro gruppo, Maurizio Manzieri, che è ormai diventato il più famoso illustratore di fantascienza italiano nel mondo; racconti dei nostri redattori Francesco Grasso, Franco Forte e Vittorio Catani (peraltro fra tutti e tre ammassano una sfilza di premi e targhe che ci si arriva fino alla Luna), oltre a spezzoni dai libri di Vietti e da un romanzo di Vittorio Curtoni.
Ma abbiamo anche un reportage di Roberto Quaglia in Russia con Robert Sheckley e Poul Anderson, una guida alla recentemente scomparsa Marion Zimmer Bradley, e un articolino sul telefilm del momento, Stargate SG-1.
Clou del numero è forse un grande servizio di Emiliano Farinella sulle 50 Grandi Idee della Fantascienza, un lavoro molto interessante e diremmo intrigante. E per le Inchieste di Delos, i 50 modi di iniziare a leggere fantascienza, raccontati dai lettori.
Come avete visto siamo arrivati al numero 50 di Delos senza minimamente scomporci o montarci la testa, mettendo assieme una sfilza di articoli interessanti come sempre. Per leggere tutto questo non dovete fare altro che superare il piccolo test che vi abbiamo preparato: 50 domande (ovviamente) per stabilire se siete degni di leggere Delos. Sono richiesti almeno 50 punti.
E se questo era il cinquanta, vedrete il cinquantuno!
Al mese prossimo!
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