Urania presenta questo mese in edicola il romanzo L’Immortale (The Immortals, 2004) di James E. Gunn nella traduzione di Dario Rivarossa. Tra i romanzi di questo interessante autore, poco conosciuto ai più, ricorderemo anche Questo mondo inespugnabile, sulla cui tematica si sono “confrontati” autori come Isaac Asimov e A. Van Vogt e inoltre Si garantisce la felicità, Tempo di streghe e Progetto stelle. Ma nell’elenco dovremmo comprendere una nutrita serie di racconti e la nota Storia illustrata della fantascienza (Armenia, 1975). Aderendo a un concetto ormai classico, magari oggi non più condiviso da molti, che se è vero che il fascino della fantascienza risiede nel senso del meraviglioso che può suscitare nei lettori con i suoi “cosa accadrebbe se…”, James Gunn, come riferisce egli stesso nella prefazione al romanzo, cominciò a riflettere su come l’umanità avrebbe potuto conquistare l’immortalità. Da qui attraverso un susseguirsi di suggestive ipotesi di lavoro, nacque Sangue nuovo, prima parte del romanzo. Questa edizione per la collana Urania, arricchita da una dettagliata bibliografia dell’autore a cura di Ernesto Vegetti, viene proposta in concomitanza all’uscita in America di una nuova edizione accresciuta dall’autore. Va ricordato che nel ’69 dal libro di Gunn fu tratto, per una breve serie televisiva, un film pilota la cui regia fu affidata al noto Joseph Sargent.
Infine, fedele ad un appuntamento, già preso con i lettori nei mesi scorsi, ritorna Il Marziano in cattedra con una interessante serie di “short-short stories” sul tema “il famoso avvistamento del 2006”.
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