A questa domanda risponde lo scrittore Graham McNeill con il romanzo Tempesta di ferro, che in pratica è il secondo capitolo della saga degli Ultramarine. Il primo volume, edito ai primi di quest’anno era intitolato Nightbringer. Il romanzo, ma possiamo dire l’intera saga è una miscela di fantascienza tecnologica, racconto di guerra e romanzo di azione e si svolge in un lontanissimo futuro con l’umanità diffusa in molte galassie e lo scontro con una civiltà aliena.
Dalla quarta di copertina: è il quarantunesimo millennio della storia dell'umanità. Grazie alla scoperta della velocità ultraluce, l'uomo si è ormai diffuso a macchia d'olio per tutto l'Universo conosciuto, incontrando razze aliene di ogni tipo e minacce di ogni sorta. La Galassia non è un luogo tranquillo dove vivere e prosperare, e, anno dopo anno, i pericoli si addensano sempre più sui sistemi planetari della Confederazione terrestre. Così, in questo futuro dalle tinte cupe e gotìcheggianti, il genere umano è
costretto a combattere una guerra infinita in nomedella propria sopravvivenza. Ora il pericolo più grave arriva dal sistema planetario di Hydra Cordatus: qui, infatti, hanno preso saldamente piede i "Guerrieri di Acciaio", le truppe di assalto delle forze del Caos, la coalizione aliena che vorrebbe spazzare via la razza umana dall'Universo. Hydra Cordatus rappresenta il trampolino di lancio per muovere alla conquista della Cittadella Imperiale, l'unico centro di resistenza rimasto ai terrestri in
questa zona della Galassia. La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che i soldati extraterrestri, modificati geneticamente, sono immortali, invincibili, e del tutto privi di compassione. A fronteggiarli, con scarsissime probabilità di successo, ci sono soltanto pochi reparti di marines stellari...
Tempesta di ferro di Graham McNeill (Storm of Iron, 2002) Traduzione di Giampiero Roversi, Hobby & Work, collana Future World, pag. 359, euro 12,50.
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