a cura di
Vittorio Catani
Quando le radici
Rassegna storica della fantascienza italiana Introduzione
L'afa estiva non perdona prolissità nelle letture. Poche parole quindi per introdurre, benché i lettori abituali di Delos già lo conoscano, un autore poliedrico: Enzo Verrengia, nato ad Alatri ma di stirpe meridionale e residente da una vita a San Severo (Foggia). Una caratteristica, la meridionalità, sulla quale Verrengia (scrittore di fantascienza, gialli, spionaggio, testi di cabaret e tanto ancora) spesso ironizza con irresistibile verve: come in Carlo Chenti, cittadino di San Severo, rilettura... autobiografica del mito di Superman, apparsa su Delos n. 14, e in numerosi altri suoi lavori.
Stavolta tuttavia proponiamo il risvolto "serio" di Verrengia. Il racconto I giorni della crisalide fu pubblicato nel 1985 (benché la sua stesura fosse precedente di qualche anno) nel volume dei racconti finalisti al primo Premio Città di Montepulciano. Lo ripresentiamo qui, perché a nostro avviso si trattava di una storia di sf abbastanza insolita: il personaggio narrante, disincantato e cinico, sembrava uscito dalle pagine di un romanzo hard boiled (dicevamo che l'autore è giallista), ma lo si scopriva subito impastato con un pizzico di autoironia e di una sensibilità introvabile in un Marlowe; la scrittura era tutt'altro che sciatta, o di routine; inoltre l'opera si dipanava per alcune pagine come una storia maistream, anche se era intuibile l'esistenza di un mistero. Il quale alla fine si rivelava decisamente fantascientifico, pur richiamando certe atmosfere del fantastico, con allusioni al mito.
Dal canto nostro aggiungiamo che, come può accadere in storie simili, è trasparente anche una sua valenza psicanalitica: ovvero l'eterna paura del maschio di essere solo un'astuzia di... Be', non è il caso di svelare la trama. Concludiamo con una curiosità: come per il romanzo di Ricciardiello vincitore del Premio Urania - Ai margini del caos - anche il soggetto de I giorni della crisalide gravita attorno a un fascinoso dipinto (e se vogliamo citare tutte le coincidenze, ammesso che significhino qualcosa, anche Ricciardiello era in quel volume dei premiati al Montepulciano).
Enzo Verrengia ha pubblicato su Segretissimo, Top Secret, Il racconto, i Millelire, e antologie sparse, fra le quali Una frase un rigo appena (Einaudi) e Michel son sempre mi (Tempi stretti). Nel '96 è apparsa la sua antologia sf La notte degli stramurti viventi (ed. BESA). Ha tradotto per la Nord racconti e romanzi (La spiaggia d'acciaio di John Varley), e fantascienza assortita per Isaac Asimov Science Fiction e Analog. E' nello staff di Scrivere (Fabbri Editori); ha prodotto sceneggiature per Martin Mystère; alcuni suoi sceneggiati radiofonici a puntate sono stati trasmessi dalla rete regionale pugliese di Rai 3. Scrive con Gino Nardella - che li interpreta - testi per spettacoli di cabaret. Collabora alle pagine culturali della Gazzetta del Mezzogiorno.
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