Diventa in quegli anni anche un’attivista dei diritti civili, partecipando alla storica marcia da Selma a Montgomery guidata da Martin Luther King per i diritti delle persone di colore e opponendosi successivamente alla guerra in Vietnam degli Stati Uniti.Ha pubblicato nel corso della sua carriera moltissimi racconti, tutti della lunghezza di racconto breve o lungo. Questa sua sterminata produzione lo ha portato a vincere per ben dieci volte il Premio Hugo, nelle categorie appunto di miglior racconto e racconto lungo. Tra i suoi racconti più noti, segnaliamo Pentiti Arlecchino disse l'uomo del tic-tac (“Repent Harlequin!”, Said the Ticktockman, 1965), Non ho bocca e devo urlare (I Have No Mouth and I Must Scream, 1965) e The Beast That Shouted Love at the heart of the World. In Italia, molti dei racconti dello scrittore americano sono apparse su decine di testate, ma sono state pubblicate solo tre antologie dello scrittore americano: Dolorama e altre delusioni (Paingod and Other Delusions, 1965), in Cosmo Ponzoni 94; Se il cielo brucia (From the Land of Fear, 1967), Galassia 231, La Tribuna, Piacenza 1978 e Idrogeno e idiozia (Shatterday, 1980), Fanucci Roma, 1999.Tra le antologie americane, ricordiamo almeno Ellison Wonderland (1962), Love Ain't Nothing but Sex Misspelled (1968), No Doors, No Windows (1975) e The Essential Ellison (1986). La fantascienza di Ellison è figlia diretta di quella letteratura popolare che si pubblicava sui Pulp Magazine all’inizio del ‘900: stonata, spesso violenta, con elementi psicologici inquietanti, mescolati ad un tono anti-autoritario. Ellison è un autore che si può amare o odiare, ma di cui non si può non apprezzare lo straordinario talento poetico e visionario. I suoi racconti sono spesso crudi e gettano il lettore in un baratro in cui la morale viene messa in discussione e la realtà viene vista con occhi decisamente nuovi. Ma lo scrittore americano non intende lanciare messaggi morali o amorali, ma piuttosto destare il lettore dal suo soporifero mondo è invitarlo a riflettere su di esso e sul ruolo dell’uomo nell’universo. Lo stile di Ellison ha, forse, raggiunto il suo apice con il racconto A Boy and His Dog del 1969, apparso sulla rivista New Worlds e vincitore del premio Nebula. A Boy and His Dog è considerato uno dei racconti più appassionanti di Ellison, tanto che lo scrittore americano lo ha espanso in un romanzo nel 1989. La storia è ambientata in un’America post-apocalittica, in cui bande di uomini selvaggi sono alleati con cani superintelligenti, discendenti diretti di quegli animali usati dai militari per i loro esperimenti. In questo scenario, si aggira Vic, un ragazzo in grado di comunicare telepaticamente con il suo cane che diventa l’osservatorio privilegiato di una umanità rifugiatasi nel sottosuolo e che di civile non ha più nulla. Nel 1975, il regista L.Q. Jones ne trae un film con protagonista Don “Miami Vice” Johnson. Durante gli anni Sessnta, Ellison tiene anche una rubrica sulla televisione, pubblicata sulle pagine del Los Angeles Free Press, i cui articoli sono stati poi raccolti in due volumi The Glass Teat - essays of opinion on television (1970) e The Other Glass Teat - further essays of opinion on television (1975).Nel 1967, Ellison pubblica come curatore un’antologia destinata ad entrare nella storia della fantascienza. Stiamo parlando di Dangerous Visions, che per molti ha segnato lo spartiacque tra la fantascienza antica e quella moderna. Il libro contiene 33 racconti che Ellison ha chiesto ai migliori scrittori dell’epoca, con un'unica clausola: le storie dovevano essere provocatorie e toccare temi che fino ad allora erano considerati dei tabù per il genere, come il sesso, l’omosessualità o la droga. Siamo alla fine degli anni Sessanta, alla vigilia di una delle epoche più scottanti per tutto l’Occidente.L’intento era quello di far maturare il genere fantascienza e tirarlo fuori dal “ghetto” editoriale e di costume in cui si era impantanato. Anche se questo ambizioso risultato non fu pienamente raggiunto, non c’è dubbio che l’antologia e i suoi autori contribuirono a frantumare i paradigmi della fantascienza, ad introdurre temi forti e a proporre una diversa visione del genere tanto agli appassionati tanto a quella “critica con la puzza sotto il naso”.Tanto per rendere chiara quanto fosse dirompente questa antologia, Harlan Ellison chiese - e a quanto pare ottenne - a Philip K. Dick un racconto sull’LSD e possibilmente scritto sotto la sua influenza. A tutti gli scrittori, Ellison chiese, comunque, di tirare fuori tutti quei racconti che gli editor delle riviste avevano rifiutato o non potevano pubblicare per il loro scottante e scandaloso contenuto. Tra gli autori che raccolsero l’invito di Ellison, ricordiamo almeno Samuel R. Delany, Philip K. Dick, James G. Ballard, John Brunner, Frederik Pohl e Philip José Farmer. Il risultato fu un successo clamoroso che diede vita ad altri due seguiti, Again, Dangerous Visions e The Last Dangerous Visions.
Da Star Trek a Babylon 5: il mondo di Harlan Ellison
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Rubrica Fabbricanti di universi
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