Se Hugo Gernsback è stato il padre della fantascienza, John Wood Campbell jr, ne ha modellato lo stile, fin da quando nel 1938, a soli 28 anni, assunse la direzione della rivista Astounding Science-Fiction. Fu la sua solerte opera di editor a valorizzare autori come Isaac Asimov, Theodore Sturgeon, Alfred Van Vogt ed altri, dando vita a quella che poi sarà chiamata l’Età d’oro della Fantascienza. Le storie di quel periodo - che va appunto da Gernsback a Campbell jr – sono piene di sense of wonder, ossia connotate da una forte base avventurosa e caratterizzate dalla “meraviglia” per i progressi della scienza. Ebbene, se vi piacciono quel tipo di storie, allora Adventure è il libro che fa per voi.
Curata da Chris Roberson, Adventure è, infatti, il titolo di un’antologia annuale che si ripropone di pubblicare quei racconti che richiamano alla mente dei lettori la narrativa pulp d’inizio secolo, quella letteratura popolare che si poteva leggere su riviste come Weir Tales, Amazing Stories, Black Mask, Terror Tales.
Quest’antologia, però, non è l’ennesima ristampa di vecchie storie, bensì la pubblicazione in un unico volume delle migliore storie apparse l’anno precedente su varie riviste e che ricalcano temi, strutture e atmosfere del periodo classico dei pulp magazine. I racconti provengono dai generi più disparati: fantascienza, fantasy, horror, mystery e western.
Gli autori di quest’antologia sono quasi tutti vincitori di importanti premi: John Edward Ames, Lou Anders, Neal Asher, Kage Baker, Barry Baldwin, O'Neil De Noux, Paul Di Filippo, Mark Finn, Michael Kurland, John Meaney, Michael Moorcock, Chris Nakashima-Brown, Kim Newman, Mike Resnick, Matthew Rossi e Marc Singer.
Tra gli autori figura anche lo stesso Roberson, che vive e lavora ad Austin, nel Texas. È uno dei giovani e talentuosi scrittori che stanno rinnovando la fantascienza, anche grazie ad un lavoro di editor molto accurato. Michael Moorcock ha detto di lui: “è uno narratore di talento: ha un orecchio unico, un occhio intelligente e un’arte di argomentare molto rara nella moderna letteratura di genere”.
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