Rispettando l'ordine alfabetico riprendiamo con Mondadori e con Urania, la rivista, naturalmente.
Probabilmente la rivista avrebbe dovuto uscire prima della gemella I Romanzi di Urania visto che quest'ultima sembra intesa come un supplemento ad Urania, così come le Galaxy Novel erano i supplementi a Galaxy, da cui il curatore Giorgio Monicelli, salvo qualche racconto apparso in Astounding (11%) e fonti sparse (16%) aveva abbondantemente tratto il materiale. In pratica si può considerare Urania la prima edizione italiana di Galaxy. Per qualche motivo invece, il primo numero di Urania uscì il 1° novembre 1952 quando oramai erano già usciti due romanzi della collana gemella.
La rivista uscì per 14 numeri, cessando il 1° dicembre 1953. La formula della rivista di racconti, articoli e curiosità ha sempre avuto scarsa fortuna in Italia. A parte le traduzioni (Monicelli non andava molto per il sottile, alcuni pezzi sono parenti solo per caso degli originali) il materiale era di notevole livello. Le splendide copertine, rigorosamente anonime erano di Curt Caesar. Dopo di lui, solo il compianto Karel Thole è riuscito a rappresentare a tutti gli effetti, l'essenza di Urania (e sì che in Urania si sono alternati con una certa assiduità artisti del calibro di Jacono, Festino, Segrelles, Chiconi).
Le illustrazioni interne, secondo l'usanza del tempo, sono di Jacono, un po' a disagio con i temi fantastici. Costava 150 lire.
Salvo il primo numero che riportava l'indice del contenuto in copertina e sacrificava moltissimo l'illustrazione, l'illustrazione era a piena pagina, sormontata da un rettangolo giallo o rosso con la scritta in nero o bianco (non so se per scelta o per incertezza nel definire un marchio riconoscibile).
Il sottotitolo era "Avventure nell'universo e nel tempo" (l'indicazione non è presente nel n. 2).
Il primo numero comprendeva un romanzetto da dimenticare di Philip Latham, Tra i vampiri di Venere (Five Against Venus), un racconto indimenticabile di Fritz Leiber, La Casa del Passato, per fortuna più volte ristampato, due fantastici racconti di Richard Matheson (Terrore e L'impossibile fuga) il primo dei quali, per errore o per calcolo, attribuito a Roger Dee, un gioiellino di Murray Leinster, Lo strano caso di John Kingman, la prima puntata di un racconto lungo di F. L. Wallace, I mostri, oltre alle solite rubriche.
Dicevamo del racconto di Matheson attribuito a Roger Dee, per errore o per caso. In effetti quattro racconti, per motivi che mi sfuggono, sono stati presentati sotto pseudonimo, pseudonimo utilizzato esclusivamente in Italia (John Starmore per Isaac Asimov, Frankie Rohne per Ron Hubbard, A, McFail per Fredric Brown, H. G. Rains per Alfred Coppel). Di H. G. Rains, sulla base di vaghe indicazioni di Luigi Cozzi che dicevano come Monicelli avesse pubblicato sulle pubblicazioni mondadoriane racconti sotto pseudonimo, avevamo fino a qualche tempo fa pensato potesse essere uno di questi pseudonimi. Dobbiamo alla fantastica memoria di Riccardo Masera se tutti i presunti pseudonimi di Monicelli sono stati risolti correttamente. Il Riccardo, scorrendo i racconti apparsi su Visto (le fotocopie sono state pazientemente procurate da Giuseppe De Micheli ed esaminate altrettanto pazientemente da GiElle Staffilano) ha puntato il dito e sentenziato: "Questo racconto è apparso su Urania!". Da lì risolvere i punti in sospeso è stato relativamente semplice. Tutti i racconti apparsi con pseudonimi irrisolti erano infatti apparsi su Visto con il vero nome dell'autore.
Due parole, al solito, per i collezionisti: numeri sparsi si trovano a 15-20.000 lire (7-10 Euro). Una collezione completa in buono stato si può tranquillamente pagare 300.000 lire (150 Euro) e non è detto che solo un collezionista debba ricercare questa rivista. E' altamente apprezzabile anche per l'appassionato normale (ammesso che collezionisti e appassionati possano dirsi normali).
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