I lettori di fantascienza, forse, non sono abituati a considerare gli scrittori di questo genere alla stregua di veri e propri intellettuali. Scrivere di alieni e dischi volanti non è un buon viatico per ottenere una rispettabile patente. Alcuni di loro, però, vanno considerati tali, sia per l’influenza che hanno esercitato sui lettori e su gli altri scrittori sia per la vastità di temi che hanno trattato nei loro scritti, dai romanzi ai racconti, dai saggi agli articoli, fino alle interviste. Isaac Asimov, ad esempio, può tranquillamente ascriversi alla categoria di intellettuale, vista la mole di libri che ci ha lasciato e soprattutto per la profondità dei suoi ragionamenti. Idee che scaturiscono anche dalle interviste rilasciate dallo scrittore americano, che Carl Freedman ha raccolto in unico volume.
A conversations with Isaac Asimov, questo il titolo del libro uscito in America, è così una fonte preziosa per quanti vogliono riscoprire le idee, il pensiero e le riflessioni dello scrittore americano, non solo sulla fantascienza, ma anche su tanti altri temi, come la scienza e la religione.
Asimov, per la verità, non è mai stato avaro di parole. Chi ben conosce le sue antologie, sa che lo scrittore americano ha sempre condito i singoli racconti con alcune righe introduttive, spesso autobiografiche, che si sono rivelate una fonte di conoscenza tout court.
D’altro canto, il buon dottore è stato per tutta la sua vita anche un divulgatore scientifico senza pari, un uomo che era in grado di spiegare i misteri del cosmo o i vantaggi della biologia con poche e semplici parole.
Carl Freedman è professore di Letteratura Inglese all’Università della Louisiana. È autore di vari saggi sulla fantascienza e sulla letteratura, tra cui ricordiamo Critical Theory and Science Fiction, The Incomplete Projects: Marxism, Modernity, and the Politics of Culture e George Orwell: A Study in Ideology and Literary Form.
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