Suor Angela aprì l'ultima porta. Padre Corona trasse un lungo respiro per farsi coraggio, e varcò la soglia. Socchiuse gli occhi alla luce crudele delle lampade asettiche. Quando si fu abituato alla luce, spalancò gli occhi per la sorpresa. Il corpo nudo di Bonifacio Nono era steso su un lettino operatorio. Le braccia e le gambe distese facevano sembrare il vicario di Cristo una rana inchiodata al tavolo di dissezione. Accanto alla testa, ai piedi ed alle mani c'erano cinque isole medicali, ognuna presidiata da una giovane Cannossiana. Nessuna delle suore si distrasse dal proprio lavoro: i volti tirati per la stanchezza e la tensione non si alzarono dai monitor che tenevano sotto controllo i parametri vitali del papa. Appena sotto il cuore del paziente, un bendaggio macchiato di sangue indicava il foro d'entrata del proiettile. Una donna era riuscita a filtrare tra le maglie della sicurezza pontificia, e aveva esploso un solo colpo di pistola prima di essere catturata dalle guardie svizzere. Purtroppo non si era riuscito ad interrogarla, perché durante il trasferimento al carcere di massima sicurezza di Castel Sant'Angelo l'elicottero vaticano era precipitato per un guasto tecnico, e l'attentatrice era morta carbonizzata insieme ai piloti e alle guardie.
Padre Corona cercò lo sguardo di Suor Angela. - Non mi aspettavo nulla di simile!
La donna annuì, e indicò le cinque stazioni, disposte a corona attorno al corpo sofferente del paziente. Con la freddezza dell'esperto informatico, la suora spiegò. - E' il sistema I.C.H, Integrated Computerized Hospital Ma avvicinatevi, padre. Sono sicura che troverete la visita molto istruttiva.- Padre corona scosse il capo.
- Sorella, non sarei in grado di capire! Sono medico, è vero ma ho studiato medicina prima che venisse sviluppato il sistema I.C.H.! Vi prego, non abbiamo tempo Fatemi parlare con Lui!
La donna sorrise divertita. - Oh, basta con le cazzate, prete!
Sconvolto dal linguaggio della suora, Padre Corona vacillò. - Scusate sorella - riuscì a balbettare.
Le cinque Cannossiane sedute ai terminali si alzarono in piedi, e si avvicinarono al prete. I loro volti erano segnati dal trionfo e dalla soddisfazione di chi ha finito un lavoro ben fatto. Suor Angela si tolse il velo, e i lucidi capelli neri scesero come una cascata d'ebano sulle spalle perfette.
- Quello che vedi, prete, è l'inizio della vostra fine!- Indicò col dito il monitor dell'isola vicino alla testa del pontefice. Vedi l'encefalogramma? Indica che finalmente abbiamo indotto la morte cerebrale in Bonifacio Nono!
L'angoscia fece urlare il prete. - Cosa? Voi avete assassinato... - Non riuscì a finire, perché lo schiaffo di Suor Angela gli bloccò sul nascere la crisi isterica.
- Calma, prete Tu non hai ancora capito con chi hai a che fare. Vedi queste isole medicali? - Angela indicò con la mano le stazioni.
I terminali color malva erano inquietanti alla luce cruda degli ultravioletti antibatterici, con le loro colonne di cristallo in cui si mescolavano i preparati galvanici che i computer iniettavano nelle vene del papa morente. Solo allora Padre Corona capì che era la loro disposizione a renderle così terrificanti. Cinque isole, disposte attorno al paziente Al capo, alle mani, ai piedi Un dolore terribile al braccio sinistro gli tolse il respiro, ma riuscì a guardare negli occhi Angela, urlando - Vade retro, Satana! Libera nos, Domine!
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