Seppure in formato diverso il Catalogo mantiene la forma manoscritta fino al 1986, quando divenendo accessibili i prezzi dei Calcolatori Personali (Personal Computer), acquistai il mio primo PC.
Esperienze di utilizzo del PC a scopo bibliografico non mi mancavano. Dal 1980, per conto dell'Editrice Nord, utilizzavo il calcolatore per elencare i volumi pubblicati annualmente in Italia (utilizzando allo scopo un programma scritto personalmente).
La prima versione elettronica del Catalogo fu fatta comunque utilizzando Framework, un programma della Ashton Tate (successivamente assorbita dalla Borland), che consentiva una notevole automazione nella gestione dei testi. L'utilizzo di un programma di database fu escluso per la necessità di mantenere la massima flessibilità.
In questa versione, su dischetti (una decina), il Catalogo fu messo a disposizione, a partire dal settembre 1989 ad una ristretta cerchia di utilizzatori.
Iniziarono le sollecitazioni a mettere il Catalogo sotto un formato database. La complessità della struttura era tale da scoraggiare i numerosi volontari che di volta in volta si offrirono per la bisogna. Fu giocoforza procedere personalmente.
Dopo una lunga gestazione, nel corso di un anno, procedetti al passaggio dalla versione testo alla versione database, trasferendo i dati da un formato all'altro in modo semiautomatico. Il 24 ottobre 1997, l'operazione era conclusa.
Nel frattempo l'Internet era esplosa e cresciuta, stavo maturando l'idea di rendere pubblico il Catalogo. Dopo aver cercato l'aiuto di persone più esperte di me per progettare il Catalogo in un formato adatto alla rete, senza successo, decisi un'altra volta di procedere autonomamente.
Tenendo presente l'Index to Science Fiction Anthologies and Collections di William Contento, messo a disposizione in rete, procedetti a scrivere i programmi che cosentono di passare i dati del database in un formato adatto alla pubblicazione appunto, in rete.
Dopo diverse prove, il Catalogo veniva pubblicato in rete nell'agosto del 1998, sul server Internet della ditta Cavaglià. Lì è rimasto due anni per migrare poi su il più importante e antico portale italiano dedicato alla fantascienza: www.fantascienza.com.
L'Internet è uno strumento di sviluppo potentissimo. Rende possibile comunicare facilmente a distanza, facilita il lavoro di gruppo, stimola il senso "civico". E' possibile che la rete stia cambiando, ma ancor oggi è possibile trovare persone che, disinteressatamente, salvo ovviamente il giusto riconoscimento dell'opera prestata, prestano la loro opera a progetti da loro ritenuti meritevoli. Sotto questo aspetto nella rete si sta verificando l'Utopia per cui ognuno dà a seconda delle proprie capacità ed ognuno riceve a secondo dei suoi bisogni. I parassiti ovviamente non mancano, ma la rete, contrariamente all'economia reale, può benissimo sopportarli.
La presenza nell'Internet iniziava a destare interesse. Nel maggio 1999, allacciavo i contatti con un vecchio acquirente del Catalogo nel vecchio formato, Pino Cottogni e si ebbe una prima svolta. Consentendomi dapprima di utilizzare liberamente la sua collezione e poi, preso dalla passione del catalogatore, partecipando attivamente al "caricamento" dei dati, contribuì a correggere, a completare ed ad aumentare la consistenza del Catalogo.
Un'altra svolta avviene di lì a breve, nel luglio dello stesso anno. In visita alla Nord, incontro Riccardo Valla, un nome che non ha bisogno di presentazioni, tra l'altro è un professionista della bibliografia. Si parla ovviamente del Catalogo. Per cortesia, visto che non lo conosceva e facendo finta di conoscerlo, si complimentò con me e mi chiese se avessi intenzione di inserire nel Catalogo anche le copertine. Saputo che ci stavo pensando, mi mise generosamente a disposizione le oltre 1000 copertine che aveva scandito. Contemporaneamente Marco Viviani mi offrì le copertine che figurano sul sito dell'Editrice Nord (un altro migliaio di scansioni). Con una così ampia dotazione di base iniziai l'avventura di documentare anche visivamente, i volumi del Catalogo.
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