Nei primi mesi del 1996 sarà lanciato in America un prodotto multimediale del tutto italiano: Sinkha. E' un nome scovato nel dizionario di una nuova lingua aliena, non si tratta certo di una storia che potreste aver già letto. Molte case editrici straniere, traendo vantaggio dalle fantastiche opportunità offerte dalla capienza di un CD-Rom, stanno invadendo il mercato internazionale con rielaborazioni grafiche di romanzi già noti, come ad esempio Cronache Marziane di Ray Bradbury o La spada di Shannara di Terry Brooks. No, non ci troviamo davanti ad una rielaborazione grafica: sarebbe errato e riduttivo. E non si tratta neppure di un gioco interattivo, oppure di un didascalico database astronomico.
Mi è sembrato giusto chiarire subito cosa Sinkha non sia, senza togliere nulla al merito di opere simili altrettanto valide. Proverò invece adesso a socchiudere leggermente la porta di questo stupendo universo senza privare alcun appassionato del gusto di una magica lettura. Seguitemi!
Sinkha, vocabolo rappresentante un'intera cultura aliena, è un graphic novel totalmente inedito e realizzato all'interno di un originale universo tridimensionale.
In esso viene narrata una avventura, articolata in un percorso a capitoli ricco di immagini ed animazioni. Per avere un'idea dello stile e della qualità delle immagini presenti nell'opera, provate ad ammirare la tavola in copertina a questo numero di Delos ed apprezzerete l'atmosfera di grandiosità che aleggia al suo interno. Chiunque abbia avuto la fortuna di entrare negli studi della Virtual Views, ha provato la netta sensazione di veder nascere un universo, proprio la stessa sensazione che trasmetteva un buon romanzo di Philip J. Farmer.
Marco Patrito, autore di Sinkha, ha lavorato per mesi, chiuso nel cantiere astronavale di un lontano avamposto stellare, creando alcune tra le più eleganti e sofisticate astronavi destinate a solcare la Via Lattea, astronavi lunghe anche chilometri, costruite in scala nei minimi dettagli, pronte a sfrecciare al clic di un mouse lungo gli iperrealistici canyons di un ostile pianeta. E cosa dire dei suoi lavori biogenetici ? Nei suoi laboratori sono germogliate le più belle e strane creature in grado di camminare lungo i solchi di un CD-Rom!
Ormai siamo visivamente allenati a godere di immagini realizzate in grafica tridimensionale, provenienti dalle fonti più disparate: spot televisivi, videogiochi, foto.
Eppure qui secondo me, amici, c'è qualcosa di leggermente differente: stile e sense of wonder, due qualità sempre più rare. I personaggi protagonisti sono resi reali, vivi, senza l'ausilio di alcun programma per la composizione di figure umane. All'epoca in cui i personaggi di questo romanzo nacquero tali programmi non erano ancora disponibili sul mercato. L'ho detto: sono vivi ! E poi, a fugare ogni dubbio, quando la bellissima Hylejn vi guarderà, ammiccando dal video, ed una lacrima di tristezza scenderà sul suo volto, chi dubiterà della sua carica di vita?
Sono sicuro che Sinkha affascinerà le più diverse categorie di utenti:
- gli appassionati di fantascienza potranno arricchire il loro immaginario collettivo di una nuova piacevole scaglia di storia futura. Non penso questo universo scomparirà in un batter d'occhio dalle loro menti...
- gli appassionati di 3d potranno apprezzare e valutare le incredibili potenzialità insite in programmi grafici ormai alla portata di tutti ...
- il più variegato pubblico amante del bello potrà sfogliare queste pagine virtuali e rimirare le spettacolari animazioni come se guardasse un film mai proiettato nelle sale di alcun cinema... e potrà godere l'ascolto di una colonna sonora originale, realizzata appositamente per ciascuna scena da un complesso italiano, i Fancyfluid...
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