Asimo e gli altri
Ormai Asimo non può più essere considerato un prototipo, ma una sorta di prodotto work in progress. Se da un lato, infatti, i laboratori di ricerca Honda continuano nell'incessante lavoro di integrazione e miglioramento delle caratteristiche della macchina, attività idealmente senza un vero punto di arrivo, dall'altro Asimo è un divo e gira per il mondo come testimonial delle capacità tecnologiche Honda. Esiste un sito dove si possono vedere le tappe di Asimo on Tour, in cui il robot viene mostrato durante fiere ed eventi di particolare rilevanza, soprattutto negli USA, ma recentemente anche in Europa.
Per ora è questo l'unico modo di assistere dal vivo alle prestazioni di Asimo, giacchè il giocattolone (possiamo ancora chiamarlo così?) non è in vendita. Pare che la Honda lo conceda al massimo in affitto alla non proprio modica cifra di 15.000 Euro al giorno o 150.000 Euro l'anno ed esemplari sarebbero attualmente in servizio a noleggio presso numerose grosse compagnie giapponesi che l'hanno adottato come receptionist o per dare un originale benvenuto ai propri clienti, come nel caso dei grandi magazzini Takashimaya a Tokyo. Tra le ultime prestazioni integrate in Asimo c'è anche la capacità di rispondere a una sorta di FAQ, potendo così fornire informazioni sull'azienda nella quale è impiegato. Asimo si candida così anche come commesso ideale anche perché non teme turni di super-lavoro e, batterie permettendo, è in grado di lavorare 24 ore su 24 senza perdere mai la pazienza.
Ma la vera ambizione della Honda è di farne soprattutto un compagno domestico. Secondo molti specialisti in tecnologie avanzate, entro il 2040 la maggioranza delle famiglie possiederà un robot o prenderà per lo meno in considerazione la possibilità di comprarne uno e la Honda sta cavalcando da leader questa previsione nella speranza si avveri, sebbene ancora non risulti evidente quello che Asimo potrà fare in più di un semplice super-Tamagochi.
In effetti, almeno per quanto lo riguarda, Asimo per ora non sembra avere grossi concorrenti, giacché l'altra grande compagnia giapponese, la Sony, ha affidato le sorti della sua ricerca robotica non a un robot umanoide, ma a un robot canide, ovvero ad AIBO, un animaletto robot che simula il comportamento di un cagnolino. Va detto che, nel corso degli ultimi dieci anni la Sony ha seguito la strategia di finanziare le ricerche sulla robotica umanoide (recentemente la multinazionale giapponese sta cominciando a mostrare al pubblico il modello umanoide QRIO, ma non lo ha ancora messo in vendita) con un prodotto più semplice, in grado di essere proposto sul mercato dell'intrattenimento domestico. Contrariamente ad Asimo, AIBO (Artificial Intelligence roBOt) è infatti in vendita e, per la cifra di 1.999,00 Euro, si fa accarezzare (sui sensori appositi), vi porta il suo osso (di plastica), vi riconosce, alza le orecchie per sentire cosa avete da dirgli, eccetera, eccetera. Il tutto senza perdere un pelo o dover essere portato nell'aiuola ad alzare la zampina posteriore. E' forse questo il futuro verso cui la robotica ci sta portando?
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