Naturalmente, questo era presente anche nel racconto originale, anzi, tutto ruota intorno a quest'elemento, se no a che serve prevenire il crimine? Però Spielberg (ed è questo il colpo di genio, mi perdonino Sergio Cofferati, Umberto Rossi e tutti gli altri fanatici di Dick) aggiunge l'elemento in più: l'invasione della privacy per adattare la pubblicità al consumatore, per controllarne meglio i bisogni reali e indotti. E, ça va sans dire (scusate, a furia di frequentar francesi, ogni tanto la tastiera mi si mette a scrivere in idioma transalpino - che per me poi è cisalpino, questione di punti di vista - ma va già bene, il peggio è quando si crede di essere un'AZERTY, non vi dico il cqsino...), per controllare meglio gli elettori.
Insomma, per quanto dalle mie parole possa apparire confusa, la logica in sé è chiara: facciamogli conoscere il prodotto in modo che siano influenzati a comprarlo; facciamogli conoscere il candidato in modo che siano influenzati a votarlo. Diabolico, no?
La soluzione parrebbe semplice: non conoscere né gli uni né gli altri, e comprare e votare in base a oggettive sensazioni di simpatia-antipatia. Perché no, del resto? Il mio consigliere preferito in Regione Lombardia l'avevo votato la prima volta perché dai cartelloni mi faceva simpatia, e non me ne sono mai pentita. Ma là si cela il tranello: perché in qualche modo loro riescono a raggiungerti per fornirti una forma di conoscenza almeno parziale. Del resto, se non ci fossero stati i cartelloni, non sarei stata spinta a votare per quel consigliere lì.
Come fare? Spegnere la televisione? Sarebbe già un primo passo, personalmente io non ce l'ho.
Ma poi? Questi si infilano nel tuo computer, pur con tutti i firewall del mondo, in un modo o nell'altro a te ci arrivano. Staccare i computer, cavarsi gli occhi per non vedere i cartelloni, spegnere la radio, ritirarsi in cima all'Everest, peraltro particolarmente affollato negli ultimi tempi, rinchiudersi in un bunker antiatomico?
Se vi aspettavate una risposta, sappiate che non ce l'ho. Ma forse su Marte c'è ancora speranza: i marziani hanno spento Beagle appena se lo sono trovato fra le scatole, e per il momento non sembrano interessati a farsi pubblicità. Non solo: ma alla Nasa non hanno ancora mandato una televisione per trasmettere anziché ricevere. I marziani non conoscono ancora né la Coca Cola né lifting politici. Forse.
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