Brazil in dvd, in edicola

Brazil esce in edicola. Il dvd, al prezzo di soli 12,90 euro, è un'ottima edizione comprendente un making of del film e il trailer originale, audio italiano, inglese e francese in Dolby Surround, sottotitoli italiano, inglese e francese e un fascicolo di ben ottanta pagine con articoli sul film, su Terry Gilliam, sui Monty Python, sui film orwelliani, sui grandi film incompiuti, sulle città del futuro e molto altro. 12,90 euro in edicola dal 7 ottobre.

DVD Cult è una collana mensile di dvd di film d'autore distribuiti in edicola. Per maggiori informazioni: www.film.tv.it/dvdcult/.

Questo mese lo speciale di Delos è dedicato a un film che non è l'ultima novità nelle sale, ma che anzi l'anno prossimo compirà vent'anni: Brazil.

Senza nascondersi dietro un dito, il motivo di questa scelta c'è ed è ben preciso: all'inizio di ottobre Brazil uscirà in edicola in dvd, nella collana DVD Cult pubblicata dai nostri amici di FilmTV, con i quali abbiamo collaborato già altre volte. La nostra speranza è di ottenere, grazie al nostro appoggio promozionale, un buon risultato di vendite, in modo da convincerli a pubblicare più spesso dvd di fantascienza a basso costo. La quale pensiamo sia un'idea che non dispiaccia ai nostri lettori, giusto?

Svelati i retroscena, possiamo senza che sembri falso pudore ammettere che parlare di Brazil, tutto sommato, ci fa molto, molto piacere, perché è un film che è rimasto nel cuore un po' a tutti. Il genio di Gilliam, uno dei registi più estrosi del cinema inglese, è riuscito nell'impresa di trasformare una materia affascinante ma nel contempo tetra, deprimente, triste come il 1984 di Orwell in un film brillante, divertente, godibilissimo, mantenendone intatto il messaggio, e anzi aggiungendo qualcosa di suo.

In quest'epoca in cui i film riescono spesso a trasporre sullo schermo libri o film del passato cancellandone ogni sorta di contenuto con un rigore impietoso (pensiamo a cose come Il pianeta delle scimmie di Burton o La macchina del tempo di (Simon) Wells) Brazil appare quasi come un miracolo.

Quando si parla di 1984, di grandi fratelli, di controllo e manipolazione dell'individuo, poi, si entra in un argomento attualissimo. Non solo i reclusi delle varie "case" televisive sono ripresi ogni momento da una telecamera; il recente caso della cattura del famogerato bandito Riboni, i cui ultimi momenti di vita sono stati ripresi da tutte le angolazioni, ci hanno dimostrato come in ogni istante siamo ripresi da telecamere che registrano ogni nostro movimento. Ciò che Orwell non aveva calcolato, forse, è la difficoltà nel coordinare e centralizzare tutti questi segnali, e che certamente ancora oggi non è disponibile una potenza di calcolo tale da esaminare tutti i flussi per tenere d'occhio tutti i cittadini.

Nel 2004 il controllo può essere solo a posteriori: se la Polizia indaga su un individuo può raccogliere i dati per ricostruirne i movimenti. Ma domani? Già oggi molte videocamente sono collegate via internet a un centro di controllo remoto. Un giorno lo saranno forse tutte, e sarà possibile per un ente governativo o addirittura privato inserirsi sulla trasmissione e raccogliere i dati in tempo reale. E la legge di Moore (Gordon, non Michael), secondo cui la potenza di calcolo raddoppia ogni anno, promette che prima o poi questi dati potranno essere elaborati in modo completo.

Questo per quanto riguarda il video: l'audio, come ben sappiamo, è già oggi a disposizione di chiunque sappia regolare una radio sulla frequenza dei telefonini.

Ma forse la domanda più interessante è: accetteremo di buon grado il fatto di essere spiati in continuazione? La risposta alla domanda sta nell'equilibrio della grande bilancia: su un piatto la libertà e la privacy (che poi è un aspetto della libertà), sull'altro piatto la sicurezza. Gli individui sono disposti a cedere fette di libertà in cambio di maggiore sicurezza, soprattutto in periodi in cui i media li bombardano ogni giorno con notizie preoccupanti riguardanti terrorismo e criminalità. E ogni pezzo di libertà ceduto è molto difficile da riavere indietro, soprattutto se sembra piccolo e non molto importante. Pensiamo per esempio all'obbligo tutto italiano di consegnare i documenti quando si prende una camera in un albergo: obbligo imposto da una legge antiterrorismo istituita negli anni settanta e valida ancora oggi.