Catherine Lucille Moore in Italia
L'arrivo in Italia della Moore segue il pasticcio dei suoi pseudonimi. Nel 1955 fa il suo esordio come Lewis Padgett con il racconto I mendicanti ricchi (Beggar in Velvet, 1945) all'interno del romanzo Operazione Apocalisse (Mutant, 1953). Per il secondo racconto dovremo attendere due anni, La polizia dello spazio (Or else, Vallecchi 1957) ma sarà sotto il nome di Henry Kuttner. Nel 1958 esce come Lewis Padgett La Scacchiera sterminata (The Fairy Chessmen, Cosmo Ponzoni 1958) e Gli immortali (Fury 1947, Cosmo Ponzoni) in collaborazione con il marito. Per il primo dei grandi racconti, dovremo attendere il 1963, quando uscirà Tempo di Vendemmia (Vintage season, in Racconti per le ore piccole, Feltrinelli).
Il primo racconto del ciclo di Jirel esce nel 1965: Il bacio del dio nero (The Black god's kiss, Pianeta n 8. Edizioni Pianeta). Nel 1966 C. L. Moore arriva alla grande. Con il suo nome e con un'antologia La polvere degli dei (Northwest of Earth, 1954 La Bussola , 7 La Tribuna) nella cui prefazione Ugo Malaguti, probabilmente primo in Italia, già definisce la Moore "grandissima" e vale forse la pena riportare per esteso la breve quarta di copertina: "La caratteristica comune ai racconti di questo volume è la notevole bellezza dello stile. La Moore fu forse il primo, tra gli autori specializzati di fantascienza, a dare ai propri scritti una dignità superiore alla semplice diligenza artigianale e al garbo di una correttezza formale". L'unico neo dell'antologia è che mancano sia il racconto iniziale del ciclo di Jirel che quello del ciclo di Smith, cioè rispettivamente The Black god's Kiss e Shambleau.
Nel 1968, sempre a cura di Malaguti, esce Figlia dell'uomo (No Woman Born, Nova SF n. 5 Libra Editrice). Nel 1971 esce poi a nome Kuttner - Moore l'antologia Il twonky, il tempo e la follia (Ahead of Time 1953, Science Fiction Book Club 41, La Tribuna) che contiene alcuni dei racconti della coppia, purtroppo senza alcun tentativo di attribuzione. Nel 1972 esce la ristampa di Furia (Cosmo Oro, Editrice Nord) e finalmente, nel 1974, sempre grazie ad Ugo Malaguti esce finalmente il primo racconto della Moore: Shambleau su Nova SF n. 29.
Abbiamo poi una serie di pubblicazioni di singoli racconti, sia inediti che ristampe, sparpagliati qua e là sino al 1982, quando viene stampato Jirel di Joiry (Jirel of Joiry, Fantacollana, n. 42, Editrice Nord) che finalmente raccoglie i 6 racconti che compongono il ciclo di Jirel. Sempre nel 1982, forse per caso forse no, viene stampata Shambleau, raccolta del 1953 che contiene 3 racconti del ciclo di Joiry e 4 del ciclo di Northwest Smith (Oscar 1570, Mondadori), e ancora nel 1982 abbiamo la pubblicazione dell'antologia Northwest Smith il terrestre (Fantacollana n. 44 Editrice Nord, che accoglie finalmente i dodici racconti della serie) Poi assistiamo alla pubblicazione de Le Grandi Storie della fantascienza della Siad (successivamente ristampate da Bompiani), dove praticamente in ogni volume troviamo un racconto della Moore, a dimostrazione dell'importanza di quest'autrice. C'è poi nel 1991 la pubblicazione dell'antologia a lei dedicata La stagione della vendemmia (Classici Urania 171, Mondadori) contenente 12 racconti. Nel 1995 la casa editrice Nord ristampa il ciclo di Jirel sotto il titolo Jirel delle lande di Joiry. E sino a tutto il 2002 prosegue la ristampa di racconti.
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