a cura di

Emiliano Gokuraku Farinella

Cieli Sintetici Egan, la sua hard SF


Un viaggio storico, critico e riflessivo sul cyberpunk: un fenomeno, un modo di vita, e soprattutto una letteratura. Forse la più significativa di questo scorcio di fine millennio.

Per contratto su questa rubrica si è cercato un cyberqualchecosa in tutto quel di cui si è parlato, probabilmente in futuro questa tendenza scemerà. In questo numero daremo un'occhiata all'opera di Greg Egan e se la tentazione di etichettarlo come post cyberpunk potrebbe sorgere sarà bene tenerla a bada, c'è il rischio di fraintendere e travisare la sua opera.

Egan è probabilmente l'autore australiano di maggior successo ed è una delle punte mondiali per il genere di fantascienza che tratta. Ha una forte formazione scientifica e questa viene fuori come trama portante in tutte le sue opere. Ha iniziato a farsi un nome pubblicando diversi racconti su Interzone e sull'Isaac Asimov's Science Fiction Magazine e ha consolidato il suo successo di critica e di pubblico con i successivi romanzi.

L'approccio migliore a Egan sarebbe attraverso i suoi racconti, sovente si tratta di veri e propri gioielli di hard SF basati su una forte e innovativa idea fantascientifica. Molti dei suoi racconti sono stati raccolti in due antologie, Axiomatic e Our Lady of Chernobyl, in questo vasto gruppo di racconti c'è un'ampia panoramica delle sue speculazioni filosofiche e cosmologiche

In queste storie Egan esplora gli effetti della superscienza, o comunque di aspetti particolarmente suggestivi di problemi scientifici, sulla gente comune. Si va da un futuro in cui le ideologie funzionano come la gravità in Unstable Orbits in the Space of Lies, a un tunnel temporale che per un malfunzionamento spazza via tutto quel che si trova vicino in Into Darkness, o storie un po' più classiche come The Hundred Light-Year Diary in cui uno scienziato ha imparato a mandare informazioni nel passato cosicché ci sono informazioni sulle cose prima che esse accadano.

Molte delle sue storie sono centrate sulla questione della coscienza e del problema dell'identità. In The Safe-Deposit Box un uomo si sveglia ogni giorno in un corpo differente, in Learning to be me un'unità artificiale è impiantata nel cervello di ogni uomo affinché questa impari a simulare perfettamente la sua coscienza e sia poi pronta a sostituirlo quando il supporto naturale diventa ormai inutilizzabile, le persone così non muoiono più, si limitano a switchare.

Purtroppo sono stati tradotti in italiano pochi suoi racconti, un paio sono disponibili in rete al sito di Intercom (www.intercom.publinet.it)

Nelle sue opere è presente anche una forte speculazione matematica che verrà fuori in modo prorompente in alcuni suoi romanzi successivi.

Sotto questo punto di vista il suo capolavoro è probabilmente Permutation City. La storia è ambientata nel 21 secolo, in questo periodo chi ha risorse finanziare sufficienti può procrastinare a lungo la morte facendo una scansione della propria coscienza (viene scansionato tutto il corpo, così anche i suoi processi cognitivi possono essere messi in funzione) che viene poi fatta girare in una simulazione al computer della realtà, l'Autoverso.

Il problema principale che devono affrontare le copie è la scarsità di risorse di calcolo, proprio per questo esse vivono in un mondo rallentato sfasato rispetto alla realtà che si sono lasciati alle spalle.

L'idea su cui si basa questa parte del libro è che una coscienza possa essere simulata perfettamente da una macchina deterministica, l'unico problema pare essere quello della capacità di calcolo. A rendere più incerta la situazione delle copie c'è il mastodontico progetto Farfalla, un enorme processo di simulazione che periodicamente viene messo in atto e rastrella buona parte della capacità di calcolo mondiale bloccando tutti gli altri processi, tra cui anche le copie. Questo, come altre minacce di carattere sociale ed etico condannano le copie ad uno stato di perenne incertezza. In questo quadro si muove Paul Durham che offre alle copie che se lo possono permettere una innovativa via di fuga da questi problemi legati all'essere ancora dipendenti dal mondo reale.

interessante l'uso che Egan fa dell'effetto farfalla, spesso questo è usato in fantascienza come punto iniziale per avere degli effetti - sovente catastrofici - enormi, Egan invece immagina che possa essere sfruttato anche in modo inverso, attraverso una buona conoscenza del sistema (quindi una complicatissima simulazione) si possano innescare le condizioni di partenza giuste per avere l'effetto finale desiderato. Utilizza questa tecnica per controllare il clima, attraverso una fitta rete di rilevatori immagina di poter avere una descrizione del mondo sufficientemente accurata e quindi di poter intervenire pesantemente sul clima dirottando uragani devastanti semplicemente variando in alcuni punti la temperatura dell'acqua del mare.

Permutation City si candida ad essere un caposaldo nella speculazione sulla possibilità di vita nel cyberspazio, esplora il problema a partire dal punto di vista delle copie e delle loro ansie, risolvendo dei problemi pratici legati a un collegamento col mondo fisico, fino ad arrivare con un'ardita speculazione allo svincolamento da questo mondo.

Il romanzo è stato recentemente pubblicato in italiano dalla Shake [trad. it. Giancarlo Carlotti pagg. 273 Lit. 28.000], prima di arrivare in Italia ha collezionato diversi riconoscimenti: l'Australian SF Award (Ditmar) 1995, il John W. Campbell Memorial Award 1994 inoltre è stato finalista al Philip K. Dick Award 1995.

Un altro romanzo di Egan disponibile in Italia è Quarantine, tradotto in Italia per la Nord come La Terra Moltiplicata [Editrice Nord, 1995 - trad. it. di Nicola Fantini - 276 pagg. L. 20.000].

Si tratta anche in questo caso di un'ottima opera in cui Egan porta alle estreme conseguenze il principio di indeterminazione di Heisenberg nella sua speculazione sulla meccanica quantistica.

Quarantine ha - per ammissione dello stesso Egan - un'ambientazione cyberpunk: un denso setting urbano, una forte commistione uomo-macchina, modificazioni cerebrali, intrighi con le corporazioni. Ma il nucleo forte di Quarantine è la speculazione fisica, e questo non è un tema cyberpunk.

Il filo conduttore che unisce le sue opere principali è l'idea di una "cosmologia soggettiva", come la definisce lo stesso Egan.

Egan ritiene che l'universo così come noi lo percepiamo dipenda significativamente dalla struttura del nostro corpo e della nostra mente. Sotto certi aspetti quest'affermazione può essere ovvia - dice Egan in un'intervista - per secoli prima dell'invenzione di microscopi e telescopi si e' avuta una percezione della realtà falsata. Ma ora cosa è cambiato? Sotto certi aspetti poco, riusciamo sì a vedere più onde elettromagnetiche, ma la conoscenza che ne traiamo dell'universo è sempre filtrata (più spesso adombrata) dalla nostra natura.

Su questi aspetti della conoscenza dell'universo si focalizza nei suoi romanzi. In Quarantine il cervello gioca un ruolo cruciale nel collegamento tra meccanica quantistica e realtà macroscopica. In Permutation City pezzi di esperienza soggettiva si distribuiscono in un'intricata nube casuale di eventi.

L'ultimo romanzo che si inserisce in questo ciclo virtuale è Distress, l'opera che a dire di Egan è la terza e l'ultima in cui affronti questa problematica. Purtroppo questo romanzo è ancora inedito in Italia.

L'ultima sua opera è Diaspora. Il romanzo è ambientato nel 30 secolo e si apre con la crescita del protagonista, un essere artificiale che prende vita da una sorta di genoma digitale. Quest'essere nelle prime pagine del libro inizia a prendere coscienza e familiarità con sé.

Il mondo di Diaspora è popolato da pochi esseri umani organici mentre quasi tutti sono fissati su computer o robot. La storia riguarda un disastro astrofisico dalle conseguenze drammatiche che coinvolge la Terra.



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