Il Sovrintendente squadrò l'uomo seduto davanti alla sua scrivania. In borghese, come tutti i membri non operativi della Sorveglianza. Fatto veramente curioso, il medio e l'anulare della mano destra erano mutili di una falange.

- E' per via di quello che sei finito agli Smarriti? - gli disse, indicando la mano mutilata. L'uomo annuì. Aveva servito nel controspionaggio su a Top, quando la frontiera stessa pareva dovesse cedere; e quando i delegati di Mari Edh erano stati rapiti lui li aveva rintracciati e riportati indietro, evitando un increscioso incidente diplomatico con l'iracondo governo di Ny. Per non parlare del caso Lumine, e di molti altri brillantemente risolti, per quanto nei bollettini il suo nome venisse poco o nulla citato e i suoi meriti fossero noti solo a pochi alti funzionari della Commissione per la Sicurezza Globale. Poi l'incidente, nel corso di un sopralluogo. Il collega che lo affiancava era morto in quel modo orribile, lui ne era uscito con la mano rovinata. Avrebbe potuto farsi rimettere a nuovo con un inserto autogenerante, e al termine della rieducazione ricoprire una carica di buon livello, con tutti i vantaggi di un ufficiale operativo e nessun rischio. Ma aveva preferito lasciarsi seppellire agli Smarriti.

- Ho letto il rapporto sull'incidente. - Il Sovrintendente parlava come tra sé. - E' reticente, e questo è il meno che si possa dire. Perdiamo un uomo, in realtà due, per lo scoppio di un ordigno implosivo. Va bene, ammettiamo che sia vero. Ho convocato il Capo Artificiere: abbiamo controllato insieme filmati e registrazioni. Lui esclude che si possa ottenere una massa implosiva più grande di una noce in un laboratorio non governativo. E' difficile, è rischioso, e l'avremmo saputo. Allora l'ho accompagnato giù alla Ghiacciaia, e gli ho fatto vedere quel che è rimasto del tuo collega. Sai cosa mi ha detto? Che servirebbero diversi chili di implosivo, plasmati in forma di lastra, per avere un effetto paragonabile. Lo sanno fare in pochissimi al mondo. Sempre meno, perché ogni tanto uno ci lascia la pelle.

"Avrai notato che ho detto paragonabile. Una massa implosiva ben controllata può provocare lesioni molto nette, in effetti. Ma non può impedire qualche piccola lacerazione dei materiali, e poi agisce con efficacia leggermente maggiore su materiali più rigidi. L'osso, per esempio, verrebbe troncato qualche millimetro più a fondo della carne. E tu lo sai, eri là. L'hai visto. Sembra il taglio di un rasoio gigantesco, che dal cranio sia sceso obliquamente fino a metà del torace. Un taglio perfetto, liscio, senza sbavature. - Strinse le labbra in un sorriso freddo. - Piuttosto impressionante, bisogna ammetterlo.

L'uomo in borghese disse con voce inespressiva: - Tutti i documenti relativi sono a disposizione. Avete le testimonianze registrate. Avete i filmati.

- A che gioco stai giocando, tavner? - scattò irosamente il superiore - Nei filmati non si vede niente, siete spariti in quella bettola e le olocamere sono rimaste a distanza. Le testimonianze di due ubriachi, per di più spaventati a morte, non sono gran che: gli hai detto tu che era stata un'implosione, vero? Quelli non conoscevano neanche la parola. Non facevano che piangere e puzzare quando li abbiamo interrogati, puzzavano come carogne, senza contare che se l'erano fatta addosso per la paura. E l'altro, il vagabondo? Quello sì che sa qualcosa, secondo me. Sappiamo che vi siete incontrati ancora. Chissà che avevate da raccontarvi.