Ho potuto comunque rinfrescarmi il ricordo delle qualità di attore di Vittorio molto di recente, durante una manifestazione a Fiorenzuola, quando presentando il suo ultimo libro Accadde... domani ne ha letto, o meglio recitato, alcuni brani, tra lo stupore e l'apprezzamento del pubblico. "Hai sbagliato carriera, avresti dovuto fare l'attore" gli ha detto l'altro Vittorio, Curtoni, in quell'occasione.
In un certo senso una forma di rappresentazione è anche quella delle conferenze, un particolarissimo genere di espressione fantascientifica nella quale Catani è a mio parere maestro assoluto, in Italia. Quasi ogni anno, non so da quando ma sicuramente fin da quando ho ricordi di convention di fantascienza (e ormai ne ho un bel po') uno dei momenti più interessanti dei convegni è l'intervento di Vittorio Catani.
Chi partecipa alle convention sa bene che la partecipazione nella sala conferenze è sempre piuttosto ridotta, visto che la gran parte dei fan preferisce sfruttare l'occasione per stare in corridoio a chiacchierare con amici che non vede da mesi. Ma quando è il suo turno parlare, improvvisamente i posti in sala si riempiono e i corridoi si svuotano.
Le conferenze di Vittorio Catani sono sorprendenti. Quale che sia l'argomento, è sempre uno straordinario rincorrersi di riferimenti, di citazioni, di collegamenti culturali. Potremmo dire che così come un attore che recita modula la voce per esprimere idee, fatti, stati emotivi, Catani nelle sue conferenze si esprime usando la cultura. Modula la cultura. E' un virtuoso culturale.
Molte sue conferenze sono state pubblicate da Delos, e la loro lettura resta un'esperienza, anche se dal vivo l'emozione è molto maggiore.
Ho citato prima il libro Accadde... domani: anche questo, se vogliamo, è un altro tentativo di vivere la fantascienza al di fuori dai soliti schemi. Il libro è la raccolta di una serie di articoli pubblicati sul quotidiano La gazzetta del Mezzogiorno. Non si tratta in effetti di veri e propri articoli, quanto di una sorta di racconti, di piccoli flash sul futuro. Catani ha preso il cuore della fantascienza, cioè la pura estrapolazione, e l'ha portato a chi non ha mai letto e probabilmente non leggerebbe mai un libro di fantascienza, il lettore di quotidiano. Che sull'autobus o in una pausa del lavoro si ritrova a scoprire nell'articolino del nostro la stessa meraviglia e la stessa curiosità del lettore di fantascienza alle prime esperienze, che legge una storia curiosa e poi rimane a pensare, e forse, dopo quelle poche righe, è in grado di guardare il mondo con uno sguardo un pochino diverso.
Ma forse l'aspetto più importante che condivido con Vittorio, che sta alla base dei racconti curiosi di Accadde... domani, delle sue e delle nostre radiofoniche, delle mitiche conferenze, degli articoli di Vittorio per Delos e di Delos stessa, come di tutto il progetto Fantascienza.com, e anche di questo libro, è il tentativo di portare la fantascienza al lettore non specializzato, di far apprezzare questo genere letterario sotto determinati punti di vista, non banali e magari a volte personali, ma mantenendo il discorso il più possibile alla portata di tutti, anche e soprattutto ai non addetti, ai non fan, ai non esperti. Divulgazione fantascientifica, magari anche un po' evangelizzazione, ma soprattutto la voglia di condividere una ricchezza, quello straordinario mondo dai toni a volte vivaci e a volte bui, sempre affascinante e sorprendente ma anche stimolante, che può essere visitato solo aprendo la copertina colorate di un libro di fantascienza.
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