- No.
- Che ne pensi di una storia di questo tipo?
- Niente.
- Io ai miracoli non ci credo, sono tutte cazzate per cojonotti di campagna. Se vuoi la mia idea qui credo che ci sia di mezzo qualche scherzo di qualche buontempone, sai, in campagna succede spesso che si prenda per il culo qualcuno e... - Aveva ripreso il via e lui, che non voleva per niente l'idea di lei, lentamente si arrotolava su di se, come quegli animaletti che trovi nei vasi di fiori e quando li tocchi si arrotolano su se stessi a formare una pallina. Porchetti di Sant'Antonio, li chiamano dalle parte di Roma. Lei, decisamente, era insopportabile. - ... ti sembra logico che una mattina un prete mezzo rincojonito se ne va in chiesa e trova la salma del santo...
- Reliquia del Beato - (nonostante la strategia del porchetto di Sant'Antonio la stava a sentire!)
- Va be', è uguale... se ne va in chiesa, dicevo, e trova la salma del beato Vattelappesca che ha alzato la testa in posizione quasi verticale,... perché lui stava orizzontale, era steso, no?... e intanto s'era rivolto verso la porta di ingresso e poi sto cazzone di prete si mette a parlare una lingua strana e poi anche la perpetua...
Certo, anche a lui non gli sembrava logico, ma che fare, dare ragione a lei? Rimase zitto.
- Che ne pensi tu? - E dai! ma quante volte glielo avrebbe chiesto ancora?
- Niente.
- Gli hanno fatto uno scherzo e lui s'è messo a parlare il suo dialetto di chissà quale posto sperduto... sarà sicuramente un polentone che viene da un paese di bigotti e montanari... ci scommetto le palle che da piccolo viveva sulle Alpi: tutto stelle alpine e azione cattolica...
In un lampo Mòlder si vide scivolare davanti tutta la sua fanciullezza e gli venne una voglia pazza di dare un cazzotto a quella terrona. Di sicuro lo fermò il ricordo di padre Ottavio che gli raccontava i miracoli di Don Bosco.
- Ma quanto si sta stretti su questa Fiesta Snack! - disse lei sbuffando e cercando di trovare una posizione più comoda sul sedile.
- Certo... in un Ovetto Kinder saresti stata più comoda!... - le rispose lui cercando di mettere più compatimento possibile nella voce.
Portaria, Terni (Italia)
Bar Italia, P.zza Verdi
28/8/1989
Filippetti Augusto era leggermente preoccupato.
Filippetti Augusto era leggermente preoccupato per Padre Angelo Maria.
A preoccuparlo non era tanto quello che padre Angelo Maria andava dicendo: di puttanate in vita sua ne aveva dette tante e poi tante che ora, da un certo punto di vista, la situazione poteva anche considerarsi migliorata, non capendolo si poteva anche credere che stesse dicendo cose sensate; e se si vuole essere sinceri, di faccia, padre Angelo Maria, dopo l'incidente, aveva iniziato ad avere veramente l'aspetto dell'uomo di fede. Ma a occhio nudo, senza la lente della fede per intenderci, perché di occhi vestiti, in giro, Filippetti Augusto fino a quella sera non ne aveva ancora visti mai; a occhio nudo, dunque, si poteva vedere benissimo che padre Angelo Maria si stava spegnendo, come si spegne lentamente un televisore o una radio, in questo caso sintonizzata su una stazione straniera. La voce si faceva più bassa e più fioca e si faceva sempre più fatica a sentirlo. La cosa che più preoccupava Filippetti Augusto, inoltre, era il fatto che tale avvenimento anomalo e sorprendente, come avrebbe poi detto un cronista televisivo, procedeva parallelamente anche nei confronti di Pierina Lupo, donna tuttofare e colonna portante della piccola parrocchia di padre Angelo Maria.
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