Mi irrito quando sento criticare una storia perché nella stessa ci sarebbero troppe coincidenze. Se tutto si svolgesse in modo piatto, che senso ci sarebbe a raccontare una storia e ammesso che a qualcuno venisse in mente di scriverla che divertimento ci sarebbe nel leggerla?
E poi nella realtà le coincidenze si sprecano (o forse si creano quando siamo particolarmente attenti a qualcosa).
Il modo come questa rivistina, unica rivista di fantascienza napoletana, si è posta alla mia attenzione è il trionfo delle coincidenze.
Di urania.altervista.org (UAV per gli amici) ho recentemente parlato. Il sito, nonostante l'aria scherzosa è frequentato da bibliofili competenti e collezionisti assatanati, attenti ai particolari.
In compagnia di alcuni di loro (Gort, Dario) si sta discutendo su come impostare un criterio di valutazione dei vari volumi. In quest'ottica mi sono andato a cercare una vecchia fanzine del 1983, Vega, curata da Attilio Verdirosi, che riportava l'elenco di 168 collane con le relative valutazioni per ogni singolo numero e per le collane complete.
Quando ci si incontra da Dario, è di prammatica la visita al mercatino di Cormano.
In uno di questi giri ho scoperto, essendomi capitato sotto gli occhi i primi 4 numeri di Scienza Fantastica rilegati in oro, raccolti in un cofanetto pure d'oro, che Aurelio De Grassi ci aveva lasciato (il cofanetto dorato, acquistato da Tarditi - noto cacciatore di libri rari - è adesso in possesso di Valla).
Nel frattempo a UAV approdava un certo Morbius, un giovane e promettente collezionista. Tutti gli utenti registrati sul sito hanno la possibilità di caricare i libri in proprio possesso, in genere organizzati per collane; le collane in caricamento sono visibili a tutti. Quando ho visto che proponeva Vega, mi sono inquietato e ho reclamato in modo piuttosto colorito avendo in mente la fanzine di Verdirosi. Molto cortesemente mi fece presente che in realtà si trattava di una rivista, con tanto di editore, distribuita in edicola.
Questa rivista non figura in Catalogo (almeno per il momento) perché era stata scambiata per una fanzine (data la pochezza dell'aspetto) e probabilmente adesso sta nel Fondo Sandrelli, al quale ho donato le fanzine in mio possesso (seguendo l'esempio di Curtoni - ideatore del fondo - e di Nicolazzini e altri). Per la cronaca il Fondo è gestito da Andrea Jarok (e varianti).
Mentre mi apprestavo a chiedere a Morbius lo spoglio dei due numeri della rivista, ricevevo l'invito da parte di Cottogni e Tarditi ad andare a trovare la vedova di De Grassi per vedere se era possibile trovare qualche libro interessante fra quanto rimaneva della sua collezione.
Dopo ore di girovagare fra le colline (in realtà la casa è a pochi minuti da una statale) arrivammo a casa De Grassi. A farla breve mi capitò fra le mani il n. 2 di Vega, ma del n. 1 nessuna traccia.
Prima che potessi pensare a come recuperare il n. 1, la sera stessa, ricevo una telefonata dal Tarditi che mi annunciava il recupero del pezzo.
Ma forse è il caso di iniziare a fornire qualche dato.
Vega, con il sottotitolo "Fantascienza-Arte-Cultura" fu edita a Napoli da Sorrentino Editore nell'agosto 1978. Consisteva di 32 pagine (copertina compresa) nel formato 240 per 167 e costava 700 lire.
La grafica era molto modesta, come ho già avuto occasione di dire ed il contenuto non è esaltante.
La copertina è un particolare di un quadro di Emilio Pellegrino.
Vega vede il debutto, in campo professionale, dello stesso editore, Gaetano Sorrentino, sotto lo pseudonimo di William Preston e, se non andiamo errati, di Mariella Bernacchi che cura la rubrica di recensioni. Sul primo numero figura pure un racconto di Ugo Malaguti, Il ribelle di Alfanar, mai più ristampato da allora.
Il secondo numero esce nel novembre dello stesso anno e segna la chiusura della rivista.
Non abbiamo idea di quanto possa valere questa collanina e non abbiamo idea di quanto rara sia.
A noi praticamente è costata un euro.
Il prezziario del Verdirosi non la considera.
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