Tra la spiritualità e le ossessioni di Asimov lei da cosa di sente più attratto?
Sicuramente dal lato più inquietante dei suoi racconti: sia per quello che riguarda le ossessioni, sia per quanto concerne le angosce derivate dalle sue previsioni. Questo si sente in alcuni brani del disco. Ma per Assembly ho voluto lasciarmi guidare dal lato poetico della sua ispirazione. Nightfall ad esempio racconta di due esseri che nel corso dei millenni si sono evoluti talmente tanto da perdere la parte corporea. Noi li troviamo quando entrambi, esseri all'origine di sesso opposto, sviluppano il desiderio di potere tornare indietro alla loro caducità e alla propria imperfezione. Asimov ha fatto coesistere spiritualità e ossessioni in un contesto fantascientifico.
Crede che l'espressione e la concezione dell'assoluto di Asimov gli fosse derivata dal suo essere ebreo? Non crede che anche molti musicisti ebrei siano riusciti ad esprimere altrettanto talento nella creazione di una musica 'assoluta'?
Un nesso c'è tra la formazione psicologica dell'ebraismo e l'esplorazione dell'assoluto. La mia formazione classica non può non farmi notare quanti musicisti ebrei ci siano stati in grado di esprimere attraverso il loro lavoro l'assoluto.
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