Resta da accennare a un altro punto cruciale connesso con l'idea di alieno: e ha a che vedere con la religione cattolica (in verità ci sarebbe da discutere anche sulle modalità di comunicazione, solitamente risolte tramite una anonima "telepatia" o un apparecchietto tipo "traduttore universale"; si tratta ovviamente di semplificazioni estreme, che aggirano il problema, non senza... comodità per l'autore. Per non dire del tema dell'incomunicabilità assoluta con l'alieno: i cui campioni sono ottimamente descritti, per esempio, in alcuni romanzi di Stanislaw Lem; soprattutto Solaris e L'Invincibile).

Secondo una ipotesi corrente, comune a più d'una religione, cristiana inclusa, la vita sulla Terra è frutto d'un miracolo divino. L'Homo Sapiens, insomma, è implicitamente "unico". Se si scoprisse che ciò non è, molti credenti avrebbero la sensazione che l'uomo non occupi affatto un posto speciale nell'ordine delle cose; si incrinerebbe quel potente legame (sempre ribadito dalla religione) tra esseri umani e Dio.

La scoperta di alieni, inoltre, getterebbe seri dubbi sulla teoria dell'origine divina dell'intelligenza e della consapevolezza, qualità affermatesi in tal caso indipendentemente da noi terrestri, anche in altre zone del cosmo. Sorgono poi alcune questioni puramente teologiche: se l'intervento più significativo di Dio nel processo storico è stato l'Incarnazione (Dio si è "fatto uomo"), si è trattato di un evento unico o ripetuto su ciascuno dei pianeti abitati? Che sarebbe degli alieni se l'Incarnazione si fosse verificata solo sul nostro mondo? Ed esisterebbero alieni privi di peccato originale, cioè "in stato di Grazia"? Il fisico Paul C.W. Davies cita il pensiero del fisico John Polkinghorne, secondo il quale "se esistessero omini verdi, Dio si incarnerebbe come omino verde". Secondo il filosofo John Lucas, invece, l'abbandono di Cristo sulla Croce da parte di Dio può essersi verificato soltanto una volta.

Inutile dire che queste tematiche, e varie altre, hanno provocato una marea di romanzi e racconti, specie negli anni '50-60, alcuni dei quali di notevole spessore, e giunti anche da noi. Evito di dilungarmi in merito, se del caso se ne accennerà in più opportuna sede.

Tutto quanto espresso fin qui, altro non è (ripeto) se non un accenno ad alcuni dei problemi che solleverebbe una presenza aliena. E siamo partiti da alcune caratteristiche di un unico testo, La guerra dei mondi. Occorre pensare che esistono decine di migliaia di opere che trattano di alieni, e dai quali si possono ricavare ulteriori spunti di riflessione: religiosa, scientifica, filosofica, etica, epistemologica. Stupisce fra l'altro rilevare che molti, specie tra i più convinti sostenitori di "contatti" sulla Terra (tramite Ufo, incontri vari, Area 51 e così via) non accennino che rarissimamente e superficialmente a questi argomenti.