Ho guardato la sabbia e il mare, i gabbiani indifferenti, e ho preso un sasso e ho schiacciato il granchio.

Nel mio cervello è scivolata una lama fredda.

Ieri ho scritto una poesia:

L'aria stagna

decrepita e vecchia

ed io fluttuo

qua e là

in un bagno verde.

Ogni notte, lei viene. I suoi lunghi capelli si annodano nell'aria densa, serpenti attorno a lei, sempre più rossi sempre più splendenti, serpenti di metallo e fuoco freddo. Sorride piena di scherno, protendendo verso di me lunghe mani, lunghe dita... sorride sorride ride di scherno di disprezzo d'invito, gambe bianche che fanno trasparire la rete delle vene azzurre come rami di un abnorme corallo; e mare e cielo così verdi e neri in cui gorghi lenti svolgono le loro spirali, in cui lenti si muovono grandi bianchi uccelli dalle ali spezzate, gli occhi gonfi di sangue, e mi vengono incontro, le loro strida deformate mi attraversano il cervello tagliano e stridono finché mi sveglio e mi accorgo che ero io che gridavo.

Allora mi alzo e vado alla baia, e a volte riesco a riaddormentarmi sulla spiaggia; altrimenti resto a guardarli mentre il mare culla il loro sonno.

Tutte le notti lei viene.

Io corro e m'immergo. Vado alla baia per immergermi. Il giorno è caldo alla baia e io mi immergo. Tutti i gabbiani mi guardano, io vado giù. Acqua tenera verde liscia, alghe mi vengono incontro. Nella testa le voci delle alghe. Solo dicono: "Resta resta", alghe dolci amanti mie con mille braccia intorno e nella testa. Rami d'alga verdi che mi accarezzano e poi tutto è rosso e sono i capelli di Hermione e io non voglio, non la voglio; allora salgo salgo a riva giù mi stendo scavo col corpo la sabbia bianca, loro freddi mi guardano i loro pensieri curiosi. "Diverso". Uomo inutile, e non è vero io non sono inutile, io ho fatto - io ho sognato - Hermione, dove sei correre correre ecco buio ombra mi sdraio eccola lei, di nuovo viene bianca bianca così bianca Hermione...

V.

C'è molto sole sull'isola. Sempre.

Tutti i giorni, verso il tramonto, un uomo cammina lungo la spiaggia di sabbia bianca e tira sassi ai gabbiani.

I gabbiani si levano in volo stridendo.

Ma ogni tanto qualcuno cade, con un'ala spezzata.