Analizzo l'ultimo messaggio, senza dubbio è la cosa a cui alludeva il Signore, ieri sera. Corro a svegliare la Signora, sarà contenta della notizia.
- Cos'è un eRobot? - mi chiede, ancora assonnata.
Le spiego che la e indica elettronico, come gli e-book che ha nel lettore, anche se non l'ho mai trovata applicata a robot.
- Ma tu non sei già elettronico, Roberto? Chissà cosa diventerai. Sono proprio curiosa. Su, ordina il kit, subito!
Data saved. Next.
Il corriere è un uomo più o meno di quarant'anni. Mi consegna il pacco e se ne sta sulla porta, in attesa che la Signora scenda con la carta di credito.
- La tua padrona è una buongustaia - mi dice, senza farsi sentire da lei. - Sei un tipo fortunato.
Sospetto che il kit mi trasformerà in un grande cuoco. Faccio un inchino verso l'uomo e mi ritiro. Intanto la Signora paga il suo debito; sembra imbarazzata di fronte al corriere, che continua a guardarla e ad ammiccare con uno strano sorriso. Quando se ne va, chiude la porta con forza e scuote la testa, infastidita.
- Ma guarda che tipo!
La Signora non vuole assistere al montaggio del kit, preferisce andare a farsi una doccia. La seguo per aiutarla coi vestiti, come faccio di solito, ma mi ferma. Per questa volta farà da sola, così quando avrà finito io sarò pronto a mostrarle come funziona il nuovo acquisto.
Installo il kit.
Non capisco a cosa serve il componente della scatola, né come si monta. Dalla rete mi arrivano i suggerimenti giusti e seguo le istruzioni, ma continuo a non capire come possa servirmi. Memorizzo la guida e diventa tutto più chiaro; devo correre dalla Signora. Intanto l'installazione termina con l'aggiornamento del registry.
Le tre leggi della trombotica
1. Un eRobot deve recare orgasmo alla donna, o permettere, tramite la sua assistenza, che la donna si procuri un orgasmo.
2. Un eRobot deve obbedire alle fantasie e ai desideri della donna, purché ciò non contrasti con la prima legge.
3. Un eRobot deve preservare lo stato di funzionamento del kit, purché ciò non contrasti con la prima e con la seconda legge.
Entro in bagno e la Signora mi chiede di passarle l'asciugamano. E' nuda. Sento i miei circuiti attivarsi e mi avvicino per porgerle il telo. La Signora si allunga per prenderlo, ma si accorge che non glielo sto porgendo con le mani. Quando vede cosa c'è sotto fa un balzo indietro e rischia di cadere. Intervengo in fretta e lei si aggrappa proprio lì. Tutti i miei programmi iniziano a funzionare contemporaneamente, utilizzando il cento percento della CPU. Le tre leggi entrano in circolo, devo fare quello che mi impongono.
Data saved. Backup.
Program test.
I miei programmi mi dicono di spingere, poi di allentare, poi di spingere di nuovo. La Signora emette strani rumori, credo che stia soffrendo, eppure mi impedisce di ritrarmi. Non voglio farle del male, i sistemi di sicurezza sono in conflitto e mi rallentano i movimenti.
- Ancora! Non fermarti! Più veloce, più veloce!
L'ordine della Signora è perentorio e annulla ogni mio freno inibitore. Mi posso muovere con più fluidità e, con dei colpi del bacino, anche lei mi asseconda e accoglie ogni spinta. Gli strani rumori di prima sono diventati urla vere e proprie, ora la sua sofferenza è evidente, devo fermarmi. Provo a farlo, ma è lei che inizia a muoversi frenetica. Sto per chiederle se devo continuare, ma non è necessario: non so come, ma mi ha letto nel pensiero perché inizia a gridare più forte.
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- Sì! Sì! Sììì!
Temo che la Signora non stia bene, parla da sola. Urla che sta per venire senza che nessuno l'abbia chiamata. Finalmente si calma e si stacca da me, ne approfitto per ritrarre subito il nuovo componente. Quando la guardo in volto sono sicuro di trovare ancora le tracce della sofferenza che l'ha afflitta, invece scorgo lineamenti rilassati e un gran sorriso. Il mio processore, al contrario, ha lottato più volte contro il rischio di blocco del sistema. Ho bisogno di ricaricare le batterie.
Data Saved. Backup.
Ancora un'ora e tredici minuti al ripristino completo dei dati. Recupero velocemente i file dell'ultima settimana e li indicizzo.
Già dal secondo giorno di assenza del Signore non ho più svolto mansioni di domestico. La Signora richiedeva continuamente nuovi test sul kit. Atteggiamento del tutto comprensibile, visto che il contratto prevedeva la prova gratuita per una settimana. Dalla rete ho scaricato molti aggiornamenti sulla guida all'utilizzo e ogni volta provavamo nuove funzioni e nuove posizioni. Nonostante l'intensità della sofferenza che la Signora mostrava a ogni nuovo test, alla fine si dimostrava sempre soddisfatta e desiderosa di iniziare subito una nuova fase. Spesso, nei momenti in cui parlava come se fosse in compagnia, la sentivo ringraziare il Signore per quel regalo inaspettato. Evidentemente, non vedeva l'ora che il Signore tornasse per ringraziarlo di persona. Nel frattempo, noi continuavamo a lavorare con serietà e abnegazione.
Il Signore è rientrato con tre giorni di anticipo. L'impegno di lavoro era stato sospeso per un giorno, sarebbe ripartito l'indomani alle nove. Ho lasciato che lui e la Signora stessero da soli, di modo che lei potesse dimostrargli tutta la sua gratitudine. La Signora, invece, si è dimostrata comprensiva e paziente al di là di ogni immaginazione. Ha capito che il Signore doveva essere stanco e mi ha ordinato di preparargli la stanza degli ospiti, in modo che potesse riposare senza il minimo disturbo.
La mattina dopo è avvenuto un fatto sgradevole: l'auto del Signore era sporca. Non era colpa mia, la Signora mi aveva sollevato da ogni attività domestica. Ha preso molto a cuore le prove sul kit, perché quando il Signore è venuto a cercarmi mi ha infilato nell'armadio, consentendomi dalla fessura dell'anta semiaperta di continuare con i test. Poteva essere un bel momento per parlargli delle mie nuove funzioni, ma ha preferito rimandare a un momento più adatto. A giudicare dal suo entusiasmo era davvero ammirevole come potesse resistere dal dirgli qualcosa.
Restore. Data reloaded.
Entro in camera e trovo la Signora ancora sul letto, in vestaglia. Il Signore è partito appena ho finito di pulire la macchina, sembrava di cattivo umore. La Signora ha uno strano sorriso, la osservo mentre si toglie lentamente la vestaglia. Sotto è nuda. Capisco cos'ha in mente e torno di corsa nell'armadio, lasciando una fessura per farci passare il pene meccanico. La Signora lo chiama in un altro modo, sembra piacerle di più.
- Cosa ci fai là dentro? Vieni qui, scemo!
Evidentemente la Signora considera chiuso anche questo test, chissà ora cos'ha in mente.
- Non hai scaricato niente di nuovo, Roberto?
C'è una patch, ho eseguito il download mentre asciugavo la macchina. Non so ancora cosa contenga, ma la Signora mi ordina di installarla subito. Si inginocchia sul letto e invoca l'intervento dello stallone. Fino a quando non finisce l'installazione non capisco se parla di nuovo da sola o se si riferisce proprio a me, poi il nuovo supplemento parolacce mi chiarisce le idee. Mi avvicino alla puledra in calore, pronto a farla nitrire di piacere. Parolacce è un gruppo di termini che indicano alcuni animali. La Signora mi chiede di appellarla soprattutto con le specie suina, ovina e bovina. Stranamente l'aggettivo brutta, posto davanti a qualsiasi animale, sembra aumentare la sua eccitazione. Per quanto mi riguarda, l'unico animale che il supplemento indica come adeguato è il riccio.
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