Uno dei tanti motivi del successo del film The Matrix (Usa, 1999) è sicuramente da rintracciare nelle pieghe di quei duemilacinquecento anni di storia del pensiero che lo separano dalla definizione della teoria platonica delle idee, intesa come separazione del mondo quotidiano delle apparenze dal mondo elitario della verità dell'Essere. Durante questo interminabile flusso di tempo, nonostante tutti i cambiamenti e le catastrofi che si sono succedute, un solo pensiero è giunto intatto a noi, puro della purezza che egli stesso propaganda, forte di quel carattere infettivo e virale che tenta di nascondere, ma che gli ha garantito in usufrutto buona parte del nostro inconscio collettivo (per chi ci crede): la Gnosi.
Che cos'è la Gnosi? Storicamente è una filosofia che nasce e si sviluppa durante i primi due secoli d.C. parallelamente alla nascita del cristianesimo, di cui è appunto stretta parente, in quanto sua estrema radicalizzazione. La Gnosi dei primi secoli predicava per mezzo dei suoi esponenti (Marciano, Valentino) la totale estraneità dell'uomo rispetto al mondo in cui era stato costretto a vivere. Costretto da chi? Da un dio minore, il Demiurgo (qui si fanno evidenti i legami con il Timeo platonico), che, identificato da alcuni con il dio del Vecchio Testamento, era la causa di tutti i dolori e le tristezze che l'uomo doveva patire sulla terra.
Il compito dell'uomo, o meglio solo di alcuni uomini, gli eletti, era quindi quello di "risvegliarsi" e prendere coscienza del fatto che la realtà che vivevano era appunto la finzione creata da questo dio minore e tirannico e che il loro compito era quella di assurgere ad una nuova dimensione di realtà, una patria celeste oltre lo stato della materia, in cui si sarebbero ricongiunti con il vero Dio buono e creatore. Il primo e il più importante eletto era per gli gnostici appunto Gesù Cristo che, considerato messaggero tra gli uomini di questa nuova filosofia, era giunto sulla terra proprio in quanto emanazione del vero Dio.
Per questo suo carattere elitario ed esoterico il pensiero gnostico tende a svilupparsi nel corso della storia prendendo vie nascoste e assumendo migliaia di nomi diversi, senza tuttavia abbandonare le caratteristiche originarie: nel corso del Medioevo avranno matrice gnostica tutte le più importanti eresie combattute con il ferro e con il fuoco da parte della Santa Inquisizione (i càtari o albigesi, i bogomili, i fratelli del libero spirito ecc.). E' proprio durante questi periodi di alta persecuzione e di gratuita ricerca del martirio che si affina sempre di più la credenza degli gnostici di appartenere ad una realtà diversa da quella terrena, dominata da una Chiesa, che ai loro occhi non è altro che l'incarnazione di quel Demiurgo irrazionale che è da sempre causa del male del mondo.
Durante i secoli successivi, sia attraverso il tramite di sette esoteriche come ad esempio quella dei Rosacroce oppure infettando ampi strati della Riforma luterana, la dottrina gnostica giunge sino all'età contemporanea e al suo trionfo nelle tesi del primo romanticismo tedesco, con esponenti del calibro dei vari Novalis e Schlegel e della successiva filosofia di Schopenhauer, in cui è da notare, la gnosi occidentale si riunisce con il suo corrispettivo orientale, il Buddhismo.
Da questo punto possiamo far partire il nostro parallelo filmico che vedrà agire appaiati sullo schermo coppie di agenti speciali del calibro di Schopenhauer e Morpheus, Neo e Heidegger, Trinity e Nietzsche.
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