Tra i films prescelti dal festival per la sezione "Orient Express" ricordiamo: Bangkok Haunted, pellicola horror Tailandese a episodi, Dead or Alive: Final, ultimo episodio della trilogia di Takashi Miike dedicata a storie
di pura azione, ambientata questa volta nella Yokohama del 2346, dove umani e androidi sono governati da una dittatura che distribuisce una potente droga per il controllo delle nascite, per arrivare a Zu Warriors, remake del poliedrico Tsui Hark di una propria pellicola del 1983 (Zu: Warriors of the magic mountain), fantasy allo stato puro che vede il mitologico scontro tra il bene (gli immortali che abitano i fluttuanti palazzi di Omei) e il male (una malvagia entità chiamata Insomnia) nelle magiche montagne di Zu.
Premio "Time Machine", per il suo contributo al cinema fantastico, a David Cronenberg, che ha presentato il controverso Spider, cui è andata anche la statuetta, riconoscimento a nostro parere eccessivo, di miglior regista: "Abbiamo avuto seri problemi per ottenere i finanziamenti per questo film, dato il soggetto particolarmente difficile, ma anche se è considerato un'opera anti-holliwoodiana, non è certamente stato il mio proposito durante le riprese", ha dichiarato il regista che ha sempre avuto un difficile rapporto con le 'majors' americane: "Sicuramente oggigiorno Hollywood è molto conservatrice nei confronti del modo di fare film e ogni storia che non è considerata convenzionale sotto il profilo della narrativa, ha notevoli difficoltà, prima di tutto nell'essere finanziata e secondariamente nel trovare un distributore. E' molto difficile oggi realizzare qualsiasi cosa che non sia 'mainstream', e insistere è come andare in cerca di guai. La mia paura è che il pubblico non sarà più in grado di comprendere nessun film al di fuori della classica pellicola hollywoodiana, io guardo con nostalgia agli anni sessanta, in cui registi come Bergman, Fellini e Kurosawa giravano delle vere e proprie opere d'arte, sperimentando nuovi modi di fare cinema, ma ciò nonostante erano seguiti da un vasto pubblico".
Torniamo alla sezione principale del festival, quella fantasy, con Cabin Fever, cui è andato il riconoscimento per il miglior make-up a opera della factory KNB di Robert Kurtzman, Greg Nicotero e Howard Berger.
"L'idea iniziale per il film mi venne a 19 anni, mentre lavoravo in una fattoria con molti cavalli nel sud dell'Islanda. Stavo pulendo un granaio quando mi presi una infezione della pelle proprio sul volto, mi svegliai la notte con un forte prurito e il mattino seguente radendomi, mi portai via quasi mezza faccia!", dichiara un atletico Eli Roth, che si poteva incrociare ogni mattina a fare jogging per le strade di Sitges, "Andai immediatamente da un dermatologo, il quale mi prescrisse una pomata agli steroidi e fortunatamente guarii in fretta. Qualche giorno dopo lessi un articolo su di un batterio che attacca la pelle ed è in grado di divorare un essere umano in meno di 24 ore, ho scritto il soggetto facendo riferimento a questi due fatti e alla mia paura di venire infettato da questo terribile virus". Cabin Fever è la storia di cinque teenager che decidono di passare una vacanza in uno chalet sulle montagne (le riprese sono state effettuate nei boschi del Nord Carolina), sfortunatamente per loro la festa finirà dopo pochi giorni, quando ricevono la visita di un barbone infettato da uno strano virus, che divora letteralmente la carne umana. Inutile anticipare la fine che farà lo sfortunato gruppo o il piacevole aspetto che avranno dopo qualche giorno della nefasta azione dei mortali batteri; per decomporre efficacemente i protagonisti di Cabin Fever la KNB ha inviato sul set Garrett Immel, uno dei suoi migliori creatori di make-up, a cui si deve anche la protesi al pene del protagonista di Boogie Nights: "Non volevo effetti generati con il computer ma solo l'applicazione di trucco, i ragazzi della KNB hanno realizzato gli effetti speciali di quasi tutti i miei films preferiti, quali L'armata delle Tenebre e La Casa 2", aggiunge Eli, che per il suo debutto sul grande schermo ha avuto il supporto (solo pubblicitario, anche se la distribuzione lo ha accreditato come produttore esecutivo per creare interesse sulla pellicola) di David Lynch, con cui Roth aveva collaborato in passato alla realizzazione del suo sito web, e di Angelo Badalamenti, che insieme a Nathan Barr ha firmato la colonna sonora. Non ugualmente noti sono gli attori che hanno preso parte alla pellicola, tra cui ricordiamo solo Cerina Vincent, che qualcuno ricorderà come Maya, la Power Ranger gialla dell'omonima serie televisiva della Fox, e Rider Strong, molto noto al pubblico televisivo statunitense per aver interpretato per sette anni il telefilm Boy meets world.
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