Cosa pensa di Shinzon?
E' un personaggio straordinario e - mi creda - lo era già nella sceneggiatura. L'ho letta a casa mia a Londra e pian piano che sfogliavo le pagine, non solo mi appassionavo, ma sentivo venire meno gran parte delle mie certezze e dell'invulnerabilità che noi esseri umani sentiamo di avere quando si tratta di fantascienza in apparenza molto remota. Shinzon è un orfano, un bambino mal cresciuto in un corpo di adulto, solo, abbandonato a se stesso con nessuno di cui si possa realmente fidare. E' un personaggio tragico.
Che tipo di rapporto è quello di Shinzon con il Viceré ("tribuno" nella versione italiana) remano?
Molto complesso e Ron Perlman un uomo e un attore straordinario mi ha aiutato a mostrarlo. Come lui mi ha preso sotto la sua protezione sul set, così il viceré si occupa di Shinzon. Con l'unica differenza che pur essendo il suo mentore dà corpo ad un personaggio tipico del teatro di Moliere, ovvero l'anziano che sfrutta il giovane principalmente per portare avanti i suoi scopi. Shinzon è una figura da cui prendere e da usare. Anche se - apparentemente - ha tutto sotto controllo. Picard sembrerebbe una figura paterna, ma - in realtà - è lui stesso in un'altra vita. Shinzon è solo con se stesso. E' alienato ed è solo.
Da dove nasce la carica sexy di questo personaggio?
Dal suo senso di perdita e di essere condannato. Un personaggio come lui, maledetto e affascinante, non può che essere attraente. Non crede? In più ha una bella tuta scintillante e modula la propria voce...
Qualcuno l'ha accusata di avere sfoderato un atteggiamento da damerino...
Ed è una critica che non condivido e che mi insulta. Nelle idee della produzione il mio personaggio doveva avere l'aria - un po' - da Nosferatu. Un figlio delle tenebre. Forse è emerso qualche atteggiamento un po' da damerino, ma - sinceramente - non mi sembra.
La stampa inglese sembra maltrattarla un po': eppure la sua interpretazione è decisamente notevole. Si ha l'impressione, davvero, di avere dinanzi un giovane Picard irrequieto ed ambiguo...
La ringrazio, ma sinceramente non capisco, perché se la prendono con me. Questo mi dispiace e mi fa sentire un po' insicuro. Ho dovuto fare una serie di interviste con giornalisti inglesi in cui mi sono dovuto "trattenere" per il mio carattere...
Forse pretenderebbero da me di dovere essere un giovane attore alla ricerca di ruoli da "sfigato" o che non riesce a stare con una ragazza... Sono alla ricerca di personaggi "severi". In futuro mi piacerebbe essere Ivanov, Costantin del Gabbiano di Cechov, Iago... per me l'importante è non accontentarsi e andare avanti alla ricerca di qualcosa di nuovo.
Si occupano più dei suoi tatuaggi...
Sì, ho tatuato sulla pancia "'til I die S.W." ovvero "finché muoio S.W." ovvero le iniziali di mia moglie da nubile. Crede che Picard l'avrebbe mai fatto?
Sinceramente no...
Già, ma non a caso io sono il suo clone "cattivo"...
Un elemento molto interessante della sua recitazione è fornito dalla sua voce: riesce a eguagliare se non a sovrastare quella di Patrick Stewart che è un attore shakespeariano...
Non conosco alieni: né marziani, né remani. Non potevo inventarmi un accento, assumere una cadenza. La lingua è davvero molto importante in tal caso...
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID