(seguito di: Il crollo dell'Impero Americano, il film)
Avviso ai naviganti.
Questa è una rivista di fantascienza. Questo è un articolo di fantascienza. Ciò che segue è pura speculazione, e quindi non è vero. Nessun tribunale lo ha certificato vero. Nessun giornalista lo ha scritto. Nessun telegiornale lo ha detto. Quindi non è vero. Non sostengo che per contro sia falso. Consideratelo come il gatto di Schrödinger, una creatura contemporaneamente e paradossalmente sia viva che morta, sia vera che falsa, sino al momento in cui qualcuno andrà davvero a controllare come stanno le cose. Oppure, se questo vi riesce problematico, fate semplicemente così: non credete una singola parola di ciò che da questo momento in poi segue, e godetevi il viaggio nel paese delle meraviglie facendo bene attenzione al paesaggio.
Nulla sarebbe ciò che èPerché tutto sarebbe ciò che non è
Ed anche il contrario - ciò che è, non sarebbe
E ciò che non sarebbe, lo sarebbe
Vedi?
Da "Alice nel Paese delle Meraviglie", di Lewis Carroll
Devo ammetterlo. C'ero momentaneamente cascato anch'io. C'era cascata Oriana Fallaci. Ci eravamo cascati tutti.
Scrivevano Silvio Sosio e Luigi Pachì nell'editoriale del numero 69 di Delos, settembre 2001: Non è facile occuparsi di fantascienza, quando la realtà si spinge più avanti delle peggiori fantasie, sorpassa scorrettamente sulla destra, e alla fantascienza sembra non resti più nulla da dire.
Sullo stesso numero, su Pensiero Stocastico anch'io affrontavo l'argomento a modo mio, credendo anch'io - come le vittime di Orson Wells molti decenni prima - che stesse andando in onda la Realtà, anziché - come sarebbe venuto fuori in seguito - il primo episodio di una nuova serie di fiction televisiva popolare. Già verso sera dell'11 settembre, tuttavia, qualche dubbio mi era venuto, ma non lo avevo preso sul serio, archiviandolo nello sgabuzzino delle paranoie gratuite. I dubbi erano in me generati da una semplice analisi del cui prodest, cioè chi è che alla fine ci andrà a guadagnare in tutta questa faccenda. Probabilmente il 90% di tutti i misteri politico-criminali del mondo si possono risolvere rispondendo in modo lucido a questa semplicissima domanda coniata dai nostri saggi antenati. Mancavano però i dati per dare sostanza alle fantasie, o comunque mancavano a me. Altri avevano già capito tutto. Il comandante in capo dell'aviazione russa Anatoli Kornukov, tanto per fare un esempio, dichiarò già il giorno seguente all'attentato che portare a termine un'operazione del genere va generalmente considerato impossibile , mentre Putin offrì ironicamente agli americani la disponibilità della Russia a provvedere in futuro alla protezione dello spazio aereo statunitense. Tom Clancy dichiarò che se avesse scritto un libro nel quale si verificassero gli eventi appena avvenuti, nessun editore lo avrebbe pubblicato, giudicandolo completamente inverosimile.
Al momento in cui scrivo è trascorso un anno e mezzo da quel fatidico giorno e i dati, nel frattempo, sono saltati fuori e sono alla portata di tutti. Certo non li troverete a titoli cubitali sui grandi giornali quotidiani, né nei telegiornali o nelle parole dei commentatori cacasotto segnati dal terrore di non apparire politically correct e di perdere i loro privilegi. Ma nelle pieghe della realtà oggi i dati ci sono, basta saperli trovare. E su Internet, per fortuna, pieghe della realtà ce ne sono a sufficienza, ed è lì - e non sui mass media schiavi di forze occulte e conformismi stolidi - che le informazioni vanno cercate nell'ultima release del Villaggio Globale.
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