- Salve, straniero. - esordiscono gli interisti - Poiché non ti abbiamo mai visto, ovviamente ti raccontiamo subito che stiamo producendo un esercito enorme e perfettamente equipaggiato dietro ordinazione fatta vent'anni fa (quindi un tempo minore di quello che serve per avere un ricambio Toyota) da un tipo che non ci ha lasciato non dico un anticipo ma neanche un cazzo di documento, e ancora più ovviamente ti offriamo di fare un giro esplorativo per le nostre fabbriche nemmeno tu fossi un ispettore ONU. Infine, proprio perché tu non ci hai detto nemmeno come ti chiami, concludiamo che ti manda Picone e che possiamo consegnare a te la nostra invicible armada, ovviamente senza chiederti nemmeno un euro in cambio.
- Ma che cazzata! - esclama un operaio della fabbrica aliena, incredibilmente somigliante a Cipputi benché anche lui interista. Obi-Wan lo impala coscienziosamente con la spada laser.
- Questi cospiratori sono proprio dappertutto! - esclama con disappunto.
Non c'è il tempo di chiedersi che cazzo significhi tutto questo, perché all'improvviso inizia un terrificante duello tra il nostro Obi e tale Jango Fett, chitarrista jazz improvvisatosi cattivo per esigenze di trama.
- Perché si stanno sparando laser addosso, quei due? - chiede oziosamente un alieno/interista all'altro.
- Be', questo è un film di George Lucas, no? Le sparatorie laser non hanno bisogno d'un motivo. Forse che in un film porno ti chiedi perché scopano?
- Ma per caso quel Jango è il papà del Boba Fett che tra trent'anni vedremo come cacciatore di taglie catturare Han Solo e congelarlo nella grafite?
- Certo - fa l'altro. - E' proprio lui.
- E ti sembra credibile, che tra i 2,24*10^12 abitanti della galassia, padre e figlio appaiano entrambi nella nostra storia, indipendentemente l'uno dall'altro? Ma chi scrive queste sceneggiature? Il ministro Tremonti?
I due operai vengono opportunamente vaporizzati da una fuoriuscita di gas, mentre il duello continua. Surclassato dalla classe acrobatica del Jedi, Jango fugge nell'iperspazio a bordo della sua fuoriserie truccata. Obi-Wan, però, gli prende la targa, chiama la centrale dell'ACI e si fa dire dove può rintracciare il suo avversario. Poi chiama al cellulare Anakin (fortunatamente anche sui pianeti misteriosi cancellati dalle mappe le antenne della TIM funzionano) e gli ordina di raggiungerlo.
Obi-Wan, Anakin e Padmé si ritrovano sul pianeta dove Jango si è rifugiato. Il posto è di una bruttezza sconcertante, sembra l'Afganistan dopo la guerra oppure qualche paesazzo della piana di Gioia Tauro la domenica pomeriggio. I tre vengono catturati quasi subito e schiaffati in un'arena gigante riciclata direttamente dai set de "Il gladiatore" e di "Ben Hur".
- Ma tu hai capito che cazzo succede? - chiede Anakin a Obi-Wan, mentre viene incatenato accanto al compagno.
- E' semplice, mio giovane apprendista - dice il Jedi con look da Cionfoli. - Qualcuno sta complottando contro la Repubblica e il Senato tramite attentati e omicidi politici: lo scopo è creare uno stato di tensione nella galassia, in modo che sia possibile decretare la legge marziale senza che la popolazione si ribelli, oscurare le fonti d'informazione e impadronirsi di tutto il potere; questo qualcuno è sicuramente membro della setta dei Sith che segue il lato oscuro della Forza, ed è in combutta con chi ci ha scatenato contro quel tizio con la faccia dipinta e la doppia spada laser che nello scorso film per poco non mi faceva il culo. Nel complotto poi sono sicuramente coinvolti alcuni Jedi, tra cui qualcuno che ha manipolato le mappe galattiche e ha ordinato agli alieni interisti di creare un esercito micidiale, grazie al quale si appresta adesso ad attaccare non si capisce bene chi né dove ma sicuramente nemici degli ambasciatori ranocchioni che parlano russo e che bevono come cosacchi e tra poco ci proporranno di passare dalla loro parte ma noi rifiuteremo com'è doveroso per veri eroi senza macchia e senza paura che lottano sempre e comunque dalla parte del Bene. E' chiaro adesso?
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