dal nostro inviato speciale
Gli X files degli X Files
Chris Carter Mentre già si mormora di un seguito del film, X Files ha ripreso a essere girato negli Stati Uniti per la sua sesta stagione. L'introduzione di nuovi personaggi, qualche crossover concreto con Millennium dovrebbero essere la spina dorsale di un telefilm di successo che tra due stagioni vedrà la propria consacrazione nella serie finale di episodi e nel nuovo lungometraggio.
Con l'azione spostata a Los Angeles (la serie era stata girata fino adesso in Canada per motivi squisitamente economici) e con una serie di "avventure separate" dei due eroi (non si sopportano proprio più) si tenta di dare nuova linfa a un serial paranormale fantascientifico che ci sembra avere - francamente - scoperto malamente le sue carte.Per anni abbiamo aspettato che il complotto si chiarisse, che Mulder e Scully andassero a letto insieme, che si venisse a capo di tutti i fili tirati in questi cinque anni di episodi più o meno azzeccati. E siamo rimasti profondamente delusi.
X Files - fight the future non mantiene nessuna delle promesse fatte in questo corso di tempo. Troppo televisivo e troppo poco cinematografico, il film si snoda in una serie di situazioni viste e straviste durante gli episodi, tenute insieme malamente da una trama esile come un soffio.
La fortuna della serie basata sugli X Files sta essenzialmente in una lunga serie di fattori. Belle ambientazioni originali, due protagonisti bellocci e in gamba, un'ottima colonna sonora, una regia ritmata e - spesso - assai incisiva. La trama - affidata a un numero esiguo di sceneggiatori - si ripete spesso in diverse variazioni sul tema, senza mai osare un pochettino di più. Certo, da parte di tutti c'è voglia di capire cosa succede e perché, ma la sensazione che si è sviluppata via, via nel corso degli anni è che il creatore della serie Chris Carter manchi di progettualità, affidandosi più al caso che ad altro.
Insomma, sarebbe stato molto meglio prima creare e strutturare un'idea e soltanto in seguito svilupparla negli episodi.Anziché affidarsi al caso e al fortuito momentaneo.
Una scena del film Oggi, la soluzione del complotto è la più banale e previdibile possibile. L'uomo che fuma (Cancer Man, soprannominato bonariamente dai fans americani), l'uomo in blu, il vicedirettore Skinner fanno sempre le stesse previdibili cose con Mulder e Scully che non possono nemmeno baciarsi per non fare venire meno un motivo di interesse tra gli spettatori abituali che si domandano: "Ma quando sc... questi?" e che non sono riusciti a risolvere nemmeno uno dei misteri riguardanti gli UFO senza che qualcuno gli desse addosso.
X Files è una serie nata da un'idea che si pone contro il sistema, ma - ormai - è così strutturata in una prevedibile routine del fantastico da essere solo "funzionale" al mantenimento dei segreti che vorrebbe far conoscere o sviluppare.
Senza una nuova sostanziosa invenzione di fondo, senza uno sviluppo intenso della psicologia dei personaggi, senza una forte chiave di rottura con il passato, giocando - ormai - a carte scoperte X Files rischia considerevolmente di venire abbandonata dai fans che già la guardano per inerzia. Il vero futuro da combattere è quello di due stagioni di episodi troppo somiglianti ai primi. Accumulare misteri su misteri per poi non saperne venire a capo non può essere una strada da seguire. Se la verità è là fuori, almeno delle buone idee sviluppate omogeneamente devono rimanere in questo telefilm cult forse a questo punto eccessivamente sopravvalutato per l'invidiabile e geniale patina della sua confezione.
il film
X Files (X Files Fight the future, USA, 1998) - Regia: Rob Bowman - Sceneggiatura: Chris Carter - Cast: David Duchovny, Gillian Anderson, Mitch Pileggi, Armin Mueller Stahl, Martin Landau - Distribuzione: Twentieth Century Fox - Durata: 121 min.
Lo aspettavamo da tempo, leggendo e sentendoci dire inenarrabili magnificenze di questo film, e ora che l'abbiamo visto rimaniamo - invece - smarriti.
Se non fosse X files un film derivato da una serie di successo, lo paragoneremmo di certo a una pellicola di serie B. Indegna perfino del genio che pervade tante pellicole di fantascienza di non eccessivo spessore cinematografico.
Una sceneggiatura debole, alieni inferociti con unghioni, improbabili personaggi interpetati da star del cinema (Martin Landau, Armin Mueller Stahl) utilizzati per poche pose, protagonisti leggermente smarriti all'inizio della pellicola sono i tratti identificativi salienti di questo lungometraggio. Una vera delusione peggiorata dal fatto che - pur trattandosi di un film multimiliardario - regna un senso di grande spaesamento in una trama ridicola e a tratti incongruente.
Banale, scontato e visibilmente artefatto il film potrà piacere solo ai fans sfegatati della serie, mentre gli spettatori occasionali riusciranno con difficoltà ad apprezzare le tenebrose maglie di un complotto che - dopo cinque lunghi anni di attesa - ci pare assolutamente incredibile e surreale.
X files è una pellicola deprimente. Celebrazione sul grande schermo di una serie di successo non riesce né a esserne il coronamento (troppo inferiore a un numero considerevole di episodi), né tantomeno a dare nuova linfa a una serie che sul bluff ha fondato gran parte della sua fortuna. Non dire mai troppo per rivelare solo in seguito, tenere fuori gli spettatori da qualcosa che poteva apparire troppo misterioso per essere rivelato se non a piccole dosi è stato un interessante (e forse innovativo) modo di condurre cinque stagioni di episodi. Oggi, invece, che il complotto è stato rivelato a Fox Moulder, lo troviamo francamente una vera panzana, che non riesce - comunque - a tirare le fila di tutti i misteri che sono andati a sovrapporsi via, via nel corso del tempo.
Poco convincente, con il personaggio di Scully spesso e volentieri resa sempre più cinica per motivi di copione dal rasentare l'ottusità, X files costituisce davvero un episodio assai increscioso nella storia della cinematografia di fantascienza.
Senza sviluppare mai un vero pathos e senza trovare dei buoni punti di forza nelle sue considerevoli possibilità narrative, il film si perde nel diventare un'improbabile reiterazione di scene giá viste nel corso di questi anni. Con interminabili commissioni di inchiesta e petulanti presidenti membri di un apparato burocrate e pieno di traditori.Vicepresidenti collusi e imbelli, con un apparato di situazioni - spesso - al limite dello scontato.Semplificazioni banali che mancano di suspence con una sceneggiatura di contorno piena di deja vu e di ridicoli e incredibili colpi a sorpresa.
Poteva andare peggio? Probabilmente no, anche se il successo mondiale della pellicola non darà concreti suggerimenti per un futuro migliore. Sia a livello di episodi che nello sviluppo della trama per il prossimo film.
x-files e i suoi fratelli
L'uomo con la valigia parafrasando un celebre film italiano degli anni Sessanta potrebbe diventare il soprannome per il californiano Chris Carter che - tra Vancouver e Los Angeles si trova a produrre ben tre show televisivi diversi.
In questi giorni è andato in onda il primo episodio di X Files dopo il film. La storia rimane sempre la stessa: mandati in un altro settore a causa degli alti costi che hanno avuto le loro trasferte, Mulder e Scully si trovano ad avere a che fare con un capo divisione X files molto duro e che non li può vedere, l'agente Spender interpretato da Chris Owens, mentre al loro fianco compare la misteriosa (e affascinante) Mimi Rogers.
In Millennium - invece - dopo la morte della moglie di Frank Black la scorsa stagione, l'evoluzione del gelido personaggio interpretato da Lance Henrikssen lo vede confrontarsi con una nuova città (Washington, D.C.) con una nuova partner di lavoro, l'agente dell'FBI Emma Hollis che ha il volto dell'attrice Klea Scott, e con il nuovo ruolo di padre single.
Inoltre essendo la Hollis una novizia del servizio, idolatra letteralmente Frank Black...
La moglie di Frank Black muore nella seconda stagione! Un'altra "strana coppia" nel mondo del creatore di X files.
Ed eccolo il nuovo nato dei figli di Chris Carter: Brimstone, storia che ricorda molto quella del fumetto Spawn in cui l'attore Pete Horton ha il ruolo di Zeke Stone, un poliziotto che è stato ucciso e mandato all'inferno dopo avere massacrato lo stupratore di sua moglie. Il patto che Stone riesce a stabilire con Satana in persona è che potrà lasciare l'inferno dopo avere riportato sottoterra almeno 113 creature cattive che sono riuscite a scappare sulla Terra.
E chi già mugugnasse per la relativa semplicità dell'accordo potrà rallegrarsi del fatto che Horton - per far precipitare i suoi nemici negli Inferi - deve necessariamente sparare loro negli occhi, in modo che le loro anime sfuggano loro.
Un sacco di lavoro per Carter, insomma...
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