L'uomo si accostò a Kladis e Verglas, mettendosi nel loro stesso punto di osservazione; era vecchio, con la canottiera e i pantaloncini corti, la pelle nera bruciata e grinzosa. Il sudore gli stava appiccicato su tutto il corpo come una gelatina; un enorme cappello di tela gli copriva tutta la testa e metà viso.
- Perché credi che i pesci muoiano - gli chiese Kladís quando lo vide accanto a lui, ma senza poter sollevare gli occhi.
- Non lo so - gli rispose l'uomo. - Questa balena... sembrava che volesse arrivare a terra. E' la terza in tre giorni che vedo... eppure...
- Cosa?
- Sì, eppure il fondo del mare, laggiù, là in alto, deve essere fresco... abitabile...
Non c'era più tempo per parlare. L'uomo si allontanò in fretta verso la strada, Kladis osservò la sua schiena coperta di sudore; e gli diede la nausea.
Quando si voltò di nuovo verso il mare, la balena era scomparsa. Mezzo disco di sole esplodeva contro il cielo sporgendosi dall'orizzonte; cancellava ogni traccia, ogni frammento, ogni ricordo di quell'animale possente e triste che la balena era stato.
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