20 maggio
Appuntamento con Giusi, vicino al vialetto. Sono emozionata. Quando arrivo lei mi sorride, come fosse la mia amante. Appena mi avvicino ai suoi pensieri, noto che è molto preoccupata. La conosco bene, quella. Alzo gli occhi e il cielo è sereno.
- Bastardi... - attacca lei. Io non ho bisogno di rispondere. - Mi stanno traslitterando i codici.
Quando parla come se fosse Einstein la odio.
- Stanno violando la convenzione di Ginevra sull'identità individuale degli essere umani. -
- Non è una novità che trattino delle persone a scopo terapeutico. Vengono inseriti degli inibitori genici, in modo che i geni sovversivi non si esprimano sul soggetto deviante. E anche sui figli...
- Mi stanno somministrando di nascosto dei mutageni selettivi. Mi stanno traslitterando tutto il mio codice. Rischio una schizofrenia genetica indotta. Hai mai sentito parlare della sindrome di Montalcini-Huger? E inoltre stanno comparendo nella mia psiche cose che non sono mie. Ho dei pensieri bruttissimi che odio e non voglio.
- Forse è una tua fissazione...
- Mi stanno mutando selettivamente. E questo è contro le convenzioni sui diritti genetici, quel poco di buono che il nostro mondo è riuscito a conquistare in questi anni.
- Cosa pensi di fare?
- Devo reagire prima di trovarmi a essere ciò che non voglio.
- Cioè?
- Mi stanno inserendo una conformazione genetica tale da farmi accettare il vangelo gaussiano.
Non so cosa rispondere. Voglio bene a Giusti, ma credo nel gaussianesimo. La guardo, mentre una lacrima le scende dagli occhi.
- Voglio fare in modo che mi criptino.
- Ma cosa dici?
- E' il modo più estremo per ribellarsi. Il gruppo sovversivo anti-normale in cui sono iscritta sostiene che solo in questo modo potremo spezzare le costrizioni genetiche del gaussianesimo. Le anomalie che loro ci impongono moriranno con noi e non verranno trasmesse ai discendenti.
- Ma morirai...
- Quello che sto vivendo è peggio della morte.
- Ti voglio bene, Giusi.
- Tu non ti rendi conto di quello che ci sta succedendo. Ma ti capisco. Ti ho mandato una mail in cui è presente un indirizzo in forma crittografica. Lo troverai risolvendo un gioco, di quelli che piacciono a te. E' un gruppo locale che progetta strategie di lotta contro il gaussianesimo. I non-gaussiani sono molti, più di quanti di immagini.
- Non è possibile, se fossero in tanti, violerebbero le leggi di biometria sociale e potrebbero costituire una popolazione statistica. E quindi non sarebbero più dei diversi, in quanto frequenti...
Giusi ride. E' divertita.
- Vedrai. - mi dice. Poi si gira e si allontana, verso la sua solitudine. Avrei voglia di piangere ma non ci riesco.
Alzo gli occhi. Il cielo è sempre sereno.
2 giugno
Cara Giusi, mi dispiace proprio che ti abbiano criptato. E non solo perché eri una mia amica. Voglio dire che non te la meritavi proprio una fine così. Il fatto è che tu eri una gran testa e mi sembravi una spanna sopra tutti.
Oddio, negli ultimi tempi eri diventata un po' esagerata, e non ti andava più bene niente. Qualcuno diceva che avevi contatti con gli estremisti. Mi chiedo se questo fosse vero. Siccome so che non eri stupida, mi domando se tu avessi dei buoni motivi per farlo.
Il punto è che mi sono venuti molti dubbi.
Tanto per iniziare, il tuo caso è diventato un emblema dei miei ripensamenti su tutto il gaussianesimo. Tu, che eri così speciale e in gamba, alla fine sei diventata outlier, cioè non-gaussiana. Ci vedo un po' di contraddizione, in questo. Voglio dire che io sono sicura che tu fossi a posto. E allora perché non sei rimasta gaussiana? Le cose sono più complicate di come ce le propina il vangelo moderno. Ma tu almeno hai fregato tutti e ti sei strofinata con metà maschi della scuola. E senza inibitori.
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