Si pubblicavano anche racconti di italiani; l'editore sollecitava pareri, per rendersi conto del feeling nei confronti dei nostri scrittori e della narrativa breve. Furono proposti i racconti vincitori nelle varie edizioni del Premio Mary Shelley. Complessivamente molte pagine per un folto numero di titoli, con firme di Gilda Musa, Gustavo Gasparini, Virginio Marafante, Giuliano Giachino, Angelo De Ceglie, Daniele Ganapini, Paolo Lanzotti, Daniela Piegai e numerosissimi altri. Fu varato il Concorso Letterario Nord per racconti brevi, riservato ai soci del Club Nord e che ebbe varie edizioni; le storie pervenute venivano poi raccolte in un apposito volumetto (l'edizione 1980, per esempio, ebbe tra i partecipanti Donato Altomare, Mariangela Cerrino, Angelo De Ceglie, Maurizio Manzieri, Renato Pestriniero, Gian Filippo Pizzo, e un Franco Ricciardiello al suo esordio); poi addirittura una sorta di "scuola di scrittura", e racconti brevi "a tema". Come dicevo, negli ultimi anni si era potenziata una sezione informativa su ogni genere di iniziativa professionale o amatoriale in Italia: FandomInformazioni. Queste pagine furono dapprima curate da Mauro Gaffo, e diventarono una autentica miniera di notizie d'ogni genere. Erano tempi in cui Internet ancora non era apparsa all'orizzonte: il Cosmo rappresentò per anni l'unico vero spazio comune che tutti gli appassionati leggevano e che forniva l'indispensabile bacheca delle attività del fandom. Successivamente la rubrica, sempre imprescindibile punto di riferimento, fu proseguita da Enrico Rulli.

Migliaia di pagine, una specie di film su uno dei "cataloghi" (mi riferisco al corpus di libri edito dalla Nord) che hanno "fatto" la fantascienza in Italia. Un film turbinoso (non trovo altro termine) traboccante di spunti, idee, illuminazioni, iniziative, nomi vecchi e nuovissimi, titoli preziosi, generi narrativi, speranze, delusioni, rinascite.

Incredibile, gente, cosa riescano a fare quei "pazzi della fantascienza"...

Ora attendo - attendiamo - con comprensibile curiosità le innovazioni e le techno-meraviglie del Cosmo virtuale: che esso possa fare almeno quanto ha fatto il Cosmo "reale" (ma quell'odore... quell'odore!)