
Vedo subito che, in ordine cronologico, al n. 1 segue un fascicoletto più piccolo, non numerato, a colori, sempre con data 1972, e l'intestazione: Catalogo generale. E qui - questo lo ricordo bene ancor oggi - avevo fatto una scoperta inattesa: nel repertorio della Nord, libri di fantascienza... ma non solo.
Forse pochi sanno che agli inizi della propria attività l'editrice attraversò varie esperienze, alla ricerca del comparto editoriale più favorevole; la fantascienza fu l'ultimo tentato in ordine di tempo, su suggerimento di un'agenzia specializzata in indagini di mercato. (E anche questo oggi appare incredibile: che da un'analisi competente, emergesse la convenienza a investire nella fantascienza!) Fu così che l'attenzione dell'editore Gianfranco Viviani si spostò sulla science fiction, e con quali risultati sappiamo bene. Intanto leggo su questo vecchio piccolo catalogo, anzi rileggo dopo trent'anni: Collana umoristica della Nord, e sotto: "Non lasciatevi ingannare dalle apparenze!" Ancora più giù:
"Questi libri sono allegri, anche piccanti, ma tutto meno che "sporchi". Anzi, nel loro genere e nel loro limite, questi manualetti combattono una piccola battaglia contro la dilagante stampa erotica, e cercano di smitizzare e ridimensionare la malsana curiosità che circonda certi argomenti mettendoli, con garbo e umorismo, sullo scherzo. A loro modo questi libretti contestano... che cosa? Mah... Se mai, questi libri contestano il malumore!"
Seguivano immagini e titoli: Il libro dei fidanzati, Prontuario del dopo-sbronza, Il libro del compleanno, Il libro delle mamme e del papà, L'arte del letto, Lo strip-tease in casa, e altri. Devo confessarlo: quello sullo strip lo trovai in una libreria di Bari e lo acquistai subito. Insegnava seriamente l'arte dello strip-tease, grazie anche ad ammiccanti illustrazioni e un testo tra il didattico e il giocoso. Ebbi l'idea di inserirlo fra i regali a mia moglie (non ancora "ex") in occasione di un suo onomastico; era una festicciola con parenti e amici. Devo dire che l'iniziativa fu accolta con una certa indifferenza. O era un preludio a ciò che sarebbe seguito? Me lo domando ancora...:-)
Ora che ho aperto questa parentesi, prima di richiuderla dirò che aneddoti sul Cosmo Informatore ce n'è più d'uno. Per esempio: proprio sul n. 3/1972 venne fuori un refuso di quelli micidiali. La didascalia di una foto di gruppo avrebbe dovuto riportare: "Un momento di pausa..." ma all'atto di spedire le copie ci si accorse che la scritta diceva: "Un momento di paura..." Non c'erano soluzioni miracolistiche. Conclusione: l'intero staff dell'editrice Nord, famiglia inclusa, requisita e costretta a lavorare ore, per correggere a mano le migliaia di copie in partenza (e sarà un'impressione, ma secondo me le facce spiritate della foto sembravano davvero impaurite da qualcosa!)
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