Qualcuno si potrà stupire che per due volte di seguito l'onore del Numero Uno capiti due volte allo stesso Editore.
Praticamente la casa editrice ha avuto finora tre volti veramente differenti sia per impostazione filosofica, sia per politiche editoriali.
E' giusto quindi dare spazio alla creatura di Sergio Fanucci, Solaria, che ha segnato in modo evidente il cambio di gestione della casa editrice romana che fino a quel momento non si discostava molto dall'indirizzo determinato da Gianni Pilo negli anni '80 e che sostanzialmente era rimasto inalterato anche dopo la rottura con l'editore nella seconda metà degli anni '90.
Liberatosi della tutela di Pilo, il giovane editore affronta coraggiosamente il mercato riuscendo a conquistare il secondo posto in libreria a scapito della Nord, nonostante la mancanza di proposte innovative. Le scelte editoriali sono affidate a Sandro Pergameno (gli autori italiani spariscono dal catalogo dell'editore, la posizione del nuovo curatore è notoria), ma la qualità percepita dai lettori non cambia. Come dicevamo, lo sbarco in edicola ha segnato la svolta vera.
Solaria nasce a gennaio 2000 ed è naturalmente affidata a Sandro Pergameno.
Con la sparizione della Garden Editoriale nel 1999 si è creato un vuoto che Fanucci crede di poter riempire. Il lancio è molto aggressivo. Con il primo numero viene regalato il numero 0. E' uno dei motivi per cui, eccezionalmente di copertine ne mostriamo due. Il prezzo, leggermente superiore a quello della rivale Urania, non rappresenta un ostacolo per i lettori affamati di prodotti a basso prezzo e possibilmente buoni.
I primi due numeri vedono in accoppiata di nomi di tutto rispetto: Walter Jon Williams con La voce del vortice (Voice of the Whirlwind, 1987) e K.W. Jeter con Noir (id, 1998). Le copertine sono in entrambi i casi di Gian Paolo Rabito (anche se il n. 1 non è firmato; l'illustratore è alla sua prima e unica apparizione firmata e l'attribuzione non è certa per quello che potrebbe essere il suo secondo lavoro). Le traduzioni sono abbastanza curate e di qualità. La scelta dei due titoli iniziali spiega molto bene l'impostazione della collana ed i libri che verranno proposti in seguito. Pergameno, per i 23 numeri della collana non ci presenterà alcun autore classico, dandoci comunque molti libri interessanti di autori interessanti.
Purtroppo, dopo un'ottima partenza le copertine iniziano ad essere anonime (fino al 9 erano state appannaggio di artisti quali Maurizio Manzieri, Marco Patrito e Stefano Pachì) e piatte e le traduzioni, anche quando affidate a ottimi traduttori risentono della mancanza di una revisione adeguata.
L'avventura in edicola termina con il numero 22 e non senza avere generato collane quali Solaria Speciale e Solaria Collezione per i testi più lunghi e impegnativi che non stavano nel prezzo della collana principale e nel tentativo di mantenere una periodicità mensile.
Solaria ha generato anche un premio dedicato agli autori italiani. Dopo la pubblicazione del libro, a dire il vero non entusiasmante, vincitore della prima edizione del premio (Il Sicario di Laura Iuorio, una esordiente assoluta), si sono perse le tracce del libro vincitore della seconda edizione.
Il marchio Solaria continua ad apparire in edicola, ma solo per proporre volumi già apparsi in libreria nella collana Tascabili Immaginario.
Questa collana ha destato notevoli entusiasmi e discussioni fra gli appassionati e ha scosso un po' la sua rivale che sotto la spinta della concorrenza è decisamente migliorata negli ultimi tempi.
Trattandosi di collana recente ovviamente il prezzo dell'usato vale la metà del prezzo di copertina. Per il futuro non so, ma nonostante i difetti, la collana rischia di diventare un mito. Potrebbe quindi essere un buon investimento.
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