Un'occhiata più da vicino

Luci "madri" e luci "figlie"
La maggior parte degli avvistamenti registrati durante l'agosto 2001 furono manifestazioni di tipo "plasmatico", luci sferiche singole e multiple, talvolta multicolori e talvolta lampeggianti. Come di consueto la maggior parte sono state osservate vicino al terreno o proprio sulla cima delle montagne, ma alcune sono state viste anche in cielo. Quanto a spettacolarità degli eventi, quelli del 2001 forse lo furono in misura minore rispetto a quelli dell'anno precedente, non avendo ad esempio potuto assistere a una manifestazione del "triangolo", sebbene altri oggetti "strutturati" sono stati pure avvistati. Il fenomeno in assoluto più ricorrente a Hessdalen nel 2001 furono le cosiddette "palle lampeggianti", che si sono rese visibili tutte le notti e ovunque nella valle. Questi flash globulari durano in media meno di un secondo e sono di un bianco tendente al blu, più raramente rosso e giallo. All'analisi fotografica e spettrografica, questi globi presentano una forma non precisamente sferica e comunque con una struttura differenziata in due componenti di cui uno sembra essere una sorta di nucleo di energia che gli scienziati ritengono potrebbe essere il punto da cui inizia a irradiarsi la luce. Ulteriori analisi fanno ritenere questa, una semplice forma di energia. Resta da vedere come e perché si formi un fenomeno simile, quale sia la ragione fisica del suo comportamento e se e come tale fenomeno sia riproducibile. Altro evento assai interessante fu quello delle sfere pulsanti, osservate principalmente in direzione sud sempre sulla cima delle montagne. In questo caso le sfere di luce si presentano per una durata che può variare dai pochi secondi al minuto e lampeggiano irregolarmente. Ma quello che rende davvero speciale questa manifestazione di luce è la capacità di queste sfere di emanare altre sfere più piccole, la maggior parte delle volte verdi. La sfera "madre" molte volte presenta delle protrusioni nella direzione della sfera "figlia" e spesso si presenta come un conglomerato geometrico di più luci che costituiscono un singolo oggetto. Ad ogni modo, l'analisi del team EMBLA non ha rivelato alcun oggetto solido all'interno della luce, bensì una struttura energetica che appare essenzialmente di natura plasmatica. Questo tuttavia non esclude la possibilità che all'interno si celi un oggetto solido in grado di ionizzare l'aria circostante, creare un plasma intorno a sé e fare in modo così di risultare invisibile.
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