Tutti i miti dell'Ebro, il racconto che qui offriamo in lettura, apparve in prima edizione nell'anno 1986 su un volume che raccoglieva i dieci finalisti del primo Premio Montepulciano: nella circostanza Ricciardiello si piazzò al secondo posto, e la storia rientra fra quelle dell'Autore a sfondo politico (apparentandosi, per alcuni elementi, a un altro suo noto racconto, Cronache dell'arabesco di pietra, ristampato nel 1999 nell'antologia collettanea La mano sinistra del Potere.)
Tutti i miti dell'Ebro si svolge nella Spagna durante la Guerra Civile; per la precisione, l'azione si situa nelle tredici ore che vanno dalle 8,35 alle 21,10 del 29 ottobre 1938: un tempo che pare essersi fermato per ritornare sempre su se stesso, come un'altalena . I due personaggi - il protagonista e la sua ragazza Liselott - si muovono in una sorta di crocevia degli eventi rimasto assolutamente cruciale di quella lotta e probabilmente anche del futuro assetto europeo (si era ai prodromi della seconda guerra mondiale, di cui la guerra civile spagnola viene talora considerata, in piccolo, una "prova generale"). In quest'opera inoltre emergono elementi che spesso avrebbero caratterizzato lo scrittore: un certo rapporto tra il protagonista e la sua donna; un forte desiderio di agire frustrato da eventi più vasti o da una strisciante irresolutezza dei personaggi; l'urgenza di pervenire a soluzioni nuove, un'aspirazione a qualcosa che infine pacifichi corpi e anime; l'incombere di situazioni-catastrofe che coinvolgono milioni di persone. Implicito, sottostante, mai "gridato" o banalizzato, l'elemento etico di cui dicevamo. Dunque un coacervo di elementi e frammenti di desideri anche contrastanti, irrisolvibili; ma che proprio per questo colpiscono il lettore e lo rendono partecipe a livello profondo, condivida o meno le istanze dei protagonisti.
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Per la circostanza, Franco Ricciardiello ci ha inviato una sua colorita pagina bio-bibliografica, che riportiamo di seguito.Nato a Vercelli nel 1961, Franco Ricciardiello ha cominciato a pubblicare science fiction a venti anni su un volume dell'editrice Nord che raccoglieva i partecipanti a un concorso letterario riservato agli abbonati. Una prima svolta nella sua attività letteraria è stato l'incontro con Gian Piero Prassi, che nel 1982 era curatore di una delle più diffuse fanzine italiane, The Dark Side (TDS). Erano gli anni del boom della microeditoria di fantascienza, si pubblicavano ovunque riviste amatoriali autoprodotte che sarebbero diventate l'embrione di un nuovo fandom organizzato; TDS divenne uno dei punti di riferimento, per un certo tempo fu la fanzine con la maggiore tiratura in Italia. Negli anni Ottanta, Franco Ricciardiello entrò a far parte della redazione, e dopo la rinuncia di Prassi diresse personalmente The Dark Side dal 1989 al 1991, anno in cui la fanzine chiuse le pubblicazioni.
Successivamente Franco Ricciardiello:
- è stato numerose volte membro di giurie in concorsi letterari per racconti di fantascienza, e varie volte finalista o premiato;
- ha partecipato negli anni Novanta alla redazione della fanzine Intercom ( www.intercom.publinet.it), la più longeva rivista amatoriale;
- ha collaborato all'enciclopedia a dispense "Scrivere" della Rizzoli con una serie di schede su celebri opere della letteratura mondiale e con 5 fascicoli dedicati allo stile letterario (nel V volume);
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