- Cosa ti succede? - le domandai divertito.
- E' tutto finito! - rispose. - Tutto! Guarda fuori, guarda l'orologio: sono le nove e mezza. L'altalena è finita, siamo rimasti imprigionati nella Spagna del '38. Domani all'alba Franco contrattaccherà sull'Ebro.
Era vero! Il cuore mi balzò in gola: avevamo conservato la memoria di quanto accaduto ma eravamo prigionieri.
- Si sente male, signorina? - domandò Valerio a Lisa. - Dovete essere stranieri. Io mi chiamo Valerio, sono fuggito oggi da Cordoba. Vado a cercare mio padre a Madrid, nell'esercito repubblicano. Voi appartenete alle Brigate internazionali, vero?
Lisa e io ci scambiammo uno sguardo sconvolto. La falla era effettivamente rientrata e noi ne conservavamo la memoria. Ma per Valerio e gli altri spagnoli nulla era accaduto.
Eravamo imprigionati nella Spagna dell'autunno 1938, marciavamo con tutti gli altri verso la sconfitta dell'Ebro e il disastro della Catalogna, verso la caduta della Spagna intera, verso l'ecatombe della seconda guerra mondiale.
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