Spalancare le fauci su l'uomo che viene a fare visita e trascinarlo sotto l'acqua. Non sento la mia lunga bocca. I miei denti sono deboli. Incerti.

- Flane? Flane. Ci sei? - La voce di Mikail scende morbida sulla donna che riposa sulla poltrona.

- Sì Mikail l'hai trovato?

- E' da Siukevich. Glielo hanno venduto quelli delle colline. Stanno facendo esperimenti sull'aggressività. Per l'esercito, probabilmente.

Lei balza su dal sonno.

Tempeste di sonno sbranano luci pulsanti e precipitiamo sempre nel catrame della notte. La fame risale le viscere e s'ingolfa alla gola esplodendo in balzi verso carni in movimento. Un attimo di violenza cieca. Un colpo inesorabile della coda. Aspettare nascosto. Il caldo asciuga le pozzanghere. Aspettare. Le grotte del fiume sono piene di scheletri. Scegliere. Tendere la coda. Movimento lento. Impercettibile. Tendere. Un grande balzo in avanti. La vita pulsa nella mascella. Poi sotto il fango tutto si spegne e precipita nel fondo. Profumo di sangue fresco e alghe nelle narici .

Respiro a fatica farfalle fosforescenti di purissimo cristallo nero, rimbalzi giganteschi di echi confusi, avvinto a viscere pulsanti di caldo respiro. La pelle dura raschiata dalla sabbia rammollisce il rosa sul morbido bianco.

- Sta normalizzando il respiro e il battito. L'irrorazione della metà innestata sembra completata. Tra un paio di giorni lo possiamo trasferire nelle vasche esterne. Contrassegno Mix02.

Il professor Siukevich ascolta l'assistente biondo, annuendo soddisfatto, mentre consulta le tabelle degli appunti. E conclude:

- Mix01 si sta riprendendo più lentamente. Possiamo comunque iniziare i test tra, al massimo, una settimana.

Mi aiutano a scendere dal letto prendendomi sotto le zampe. Attendo paziente. Camminiamo per un corridoio. Davanti a noi caracolla un camice bianco. Scelgo. Scendiamo delle scale e balzo con la mascella feroce addosso al camice. Mi trattengono ma sfuggo e mordo con denti deboli. Su di me volti, mani, grida, nastri bianchi, siringhe. Una sensazione fredda di metallo alla schiena.

Le acque si aprono alla luce e sento gli odori di terra della grande vasca. Nuotiamo lentamente sotto il pelo della superficie. Altri rettili riposano tra l'acqua e il sole senza muovere un sopracciglio. Cerco un posto tra gli altri lucertoloni godendo della nuova libertà. Il lungo tunnel di sangue rappreso e mucose finisce in una piscina di terra. Mi ci vorrà per capire. Lo specchio d'acqua mi restituisce il verde di squame rugose. Muovo la palpebra. Sono io. Una fastidiosa sensazione di freddo metallo mi preme un punto nella schiena.

Flane va avanti e indietro tra la palestra e la vicina riva dove sono ormeggiate quattro barche trascinando, insieme ad altri sportivi, bastoni, mazze, provviste, vestiti.

- Non siamo riusciti a trovare nessun'arma da fuoco. Impossibile trovarle anche pagando cifre - protesta con uno che la affianca carico di bottiglie incendiarie.

- Dobbiamo contare sulla sorpresa. Se loro sono armati siamo finiti. Nessuno conosce il luogo.

- Qualcuno deve andare a vedere prima.

Si fermano pensierosi.

- Non si può rimandare. Forse è già troppo tardi. - E continuano a caricare le barche.

Davanti a grandi monitor l'assistente biondo inserisce due Emotionchip in un automatismo che le riceve.

- La copia al momento. Iniziamo con Mix01?- Digita qualcosa sulla tastiera.

Tutti sono compresi del grande momento. Inizia il professore:

- Ci puoi sentire? - Silenzioso ronzio della stanza. Momenti di incertezza. - Puoi rispondere?