L'ultima uscite in DVD di Star Trek The Next Generation costituisce un vero salto di qualità rispetto ai cofanetti precedenti. Posto che la qualità della versione audio e video dei telefilm è molto buona, considerando il periodo di produzione, i primi quattro cofanetti hanno visto un calando nella qualità del materiale aggiuntivo, specialmente se confrontato con prodotti omologhi di altre produzioni. Le interviste e i documentari vertevano sempre su pochi episodi della stagione, lasciando il dubbio allo spettatore se quelli fossero gli unici episodi di cui valesse la pena parlare. Il settimo disco, quello con gli speciali, del quinto cofanetto ha rappresentato una piacevole sorpresa. Innanzi tutto possiamo vedere un ampio documentario dedicato a Robert Legato, che ha realizzato molti effetti speciali per la serie e che poi è passato a produzioni cinematografiche molto spettacolari quali Apollo 13 e Titanic. Un altro speciale che merita di essere citato è quello dedicato a Gene Roddenberry, molto equilibrato e per nulla kitsch, come sono spesso questi speciali postumi. In un DVD che si rispetti non poteva certo mancare un easter egg, oramai una feature quasi obbligatoria per molti DVD. La sorpresa consiste in una breve scenetta di canto e ballo (!!!) di Patrick Stewart sul ponte dell'Enterprise dedicata a Gene Roddenberry; per accedere all'easter egg è sufficiente arrivare in fondo allo speciale di Roddenberry, oppure saltare a circa 26'40" dello speciale (lo speciale non ha capitoli, quindi bisogna usare l'avanzamento veloce).
Ancora in tema di DVD, è di pochi giorni fa l'annuncio che i DVD europei di Deep Space Nine dalla quarta stagione in avanti usciranno con il doppiaggio italiano realizzato appositamente per l'edizione DVD. Non sono ancora disponibili informazioni definitive in merito, ma i doppiatori potrebbero essere gli stessi delle prime tre stagioni, con l'eccezione di Guido Cerniglia (Odo), che non lavora più nel settore del doppiaggio, e di Claudio Fattoretto (Worf), che lavora per una compagnia di doppiaggio differente. La mia speranza è che i titoli degli episodi restino quelli utilizzti da Canal Jimmy, in quanto Flora Staglianò e Marcello Rossi avevano fatto un ottimo lavoro di adattamento (non solo dei titoli, va detto), mantenendo il più possibile l'aderenza agli originali ed evitando scempi come Uno strano Ferenghi.
La seconda stagione di Enterprise, dopo una partenza sfavillante, sta accusando un leggero calo di ascolti, seguendo uno schema molto simile alle prime stagioni di Voyager. Gli studios hanno comunque già confermato che verrà prodotta anche la terza stagione della serie. Finalmente anche i fan italiani potranno vedere Enterprise, verosimilmente dalla prossima stagione televisiva, sull'emittente terrestre La7 e sul canale satellitare Canal Jimmy. Credo che, indipendentemente dalle sorti altalenanti dell'audience americana, Enterprise sia una serie che vale la pena di essere vista per la qualità di molti episodi e la bravura degli attori, sebbene sfumature come l'accento e i modi britannici di Malcom Reed potrebbero perdersi, purtroppo, nel doppiaggio.
Da ultimo un accenno al nuovo film, Nemesis: le opinioni in merito sono discordi e non voglio dire nulla finché sarà uscito in Italia, probabilmente a fine maggio, per evitare di rovinare la sorpresa a qualcuno. E' un dato di fatto che gli incassi americani siano stati molto al di sotto di un livello accettabile: al 12 di gennaio il film aveva incassato al botteghino 42 milioni di dollari, a fronte di una spesa di oltre 60 milioni di dollari per la produzioni e oltre 30 milioni per la promozione. Non sono certo buone notizie e qualsiasi ipotesi sulle motivazioni di questo fiasco la lascio per i prossimi numeri.
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