Le riprese principali si svolsero durante un arco di poco più di due mesi ed ebbero inizio l'8 Settembre 1981 vicino a Crescent City, nel nord della California, dove furono girate le scene di apertura nella foresta. Il resto della lavorazione avvenne prevalentemente negli studi di Los Angeles e per quanto possibile si cercò di girare il film seguendo l'ordine delle scene, per aiutare i giovani attori a tener conto dello stadio emotivo dei loro personaggi che ovviamente cambia con l'evolversi della vicenda. Per le scene della notte di Halloween tutti dovettero mettersi in costumi e Spielberg si unì al divertimento trasformandosi in una maestra di scuola con tanto di rossetto e tacchi: un travestimento degno di una Drag Queen. Questa parte contiene anche una strizzatina d'occhio all'amico George Lucas, con l'apparizione di un bambino travestito da Yoda, il cavaliere Jedi del ciclo di Guerre Stellari.
Lucas era indirittemante coinvolto nella lavorazione tramite la sua Industrial Light and Magic, che curò gli effetti visivi del film, supervisionati da Dennis Muren col supporto di Steve Townsend, Dale Martin e Gary Crawford. Il design dell'astronave degli ET fu creato da Ralph McQuarrie, artista grafico che già aveva ampiamente contribuito allo sviluppo visivo della saga starwarsiana di Lucas. Come direttore della fotografia Spielberg tornò per la prima volta a collaborare con Allen Daviau, con cui nel 1969 aveva realizzato il cortometraggio Amblin', ventiquattro minuti di film grazie ai quali ottene nei primi anni '70 un contratto con la MCA-TV, la divisione televisiva della Universal. Amblin Entertainment è anche il nome della compagnia di produzione fondata dal regista e diventata operativa proprio nell'anno di ET. I risultati di questa collaborazione sono ovviamente sotto gli occhi di tutti, la fotografia di ET è uno dei (tanti) fiori all'occhiello del film.
Con Daviau la collaborazione continuò anche in seguito, sin da subito, con l'immediatamente successivo episodio diretto da Spielberg per il film-omaggio alla serie TV Ai confini della realtà (1983). Seguirono poi Il colore viola (1986) e L'impero del sole (1987) ed è forse importante sottolineare il fatto che Spielberg volle questo suo collaboratore di vecchia data per i progetti con i quali cercò di realizzare film più personali e meno platealmente commerciali rispetto ai vari Indiana Jones, per i quali la critica colta lo aveva relegato con un po' di sufficienza al ruolo di abile confezionatore di film avventurosi senza spessore; processo che sarebbe continuato in seguito fino alla realizzazione di Schindler's List. Egli stesso ammette che se non fosse stato per ET non avrebbe probabilmente avuto il coraggio di fare successivamente certi passi nella sua carriera. "Non mi piace scegliere e dire qual'è dei miei film quello che preferisco" dice Spielberg " è un po' come dire qual'è il figlio che preferisci. Il film più di significato che ho fatto è probabilmente Shindler's List, ma il film più personale che ho fatto rimane certamente E.T." - "E' il protagonista che ho sempre sognato quando ero piccolo. La casa che si vede nel film è la mia casa, quel letto è il mio letto, la bambina è l'unione delle mie tre terribili sorelle ed Elliot, che sta al centro, è il bambino che avrei voluto essere e che non sono stato. ET è tutto realizzato seguendo la logica di un bimbo, e così l'ho voluto raccontare, anche perché sono convinto che i ragazzini sono uguali dovunque. In qualcosa bisogna pur credere ed io, che non ho fiducia nel mondo di oggi, credo in un sogno, il sogno dell'extraterrestre. Gli adulti nel film sono lontani, non hanno identità...." - "E' ormai diventato un cliché dire che è un film per il bambino che è in ognuno di noi, ma penso davvero che ET sia per le persone che siamo, per le persone che siamo state e per le persone che vogliamo essere di nuovo."
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