Un nuovo campo stava per schiudersi agli occhi del mondo ma forse per primo, lo intuì il russo Costantino Edoardo Ziolkovsky che, fino dal 1896, aveva posto in evidenza come il razzo potesse essere il solo mezzo

di propulsione fuori dall'atmosfera e suggerì la sostituzione dai combustibili solidi a quelli liquidi.

Ciò che egli asserì influenzò due uomini che ebbero molta importanza nell'evoluzione del razzo: il rumeno Oberth e l'americano Goddard, egli migliorò il rendimento dei razzi a polvere e dimostrò che tale rendimento, nel vuoto, aumentava.

Durante la prima guerra mondiale arrivò alle soglie del bazooka, ma l'armistizio ne interruppe i lavori.

Nel 1919 Goddard pubblicò un volume nel quale dichiarava, fra l'altro, come sarebbe stato possibile costruire un razzo di prova da mandare sulla Luna. Nel 1920 cominciò gli esperimenti con i combustibili liquidi e, nel 1926, lanciò il primo razzo che sfruttava questo tipo di propellente. Il razzo percorse 56 metri in 5, 2 secondi e, nel 1929, un altro razzo salì fino a trecento metri. Goddard studiò per primo un sistema di raffreddamento della camera di combustione, utilizzò un sistema giroscopico, delineò forma e posizione dei recipienti del combustibile, ma il suo lavoro non fu apprezzato e fu un errore in quanto, per esempio, la miscela di alcool e ossigeno liquido fu poi la medesima che fu sfruttata parecchio tempo dopo dalle V - 2 dell'esercito tedesco e l'inventore di questa miscela, Hermann Hobert, fu lo stesso che diede la propria consulenza al regista Fritz Lang per il film: Una Donna sulla Luna. La pubblicità che se ne ebbe servì per lo sviluppo della missilistica.

A Berlino, un anno dopo, vi fu una fantasmagorica corsa alla costruzione di ogni tipo di veicolo a propulsione a razzo che fu utilizzato per la distribuzione della posta, ma nel 1929 gli studi a Berlino si fecero più seri e più intensi.

L'associazione per l'Astronautica, della quale facevano parte scienziati del calibro di Oberth, Von Braun e Willy Ley fece costruire un centro di ricerche missili a propellente liquido a Reinickendorf.

Dopo i primi, scoraggianti tentativi, seguendo un metodico programma di studi, i risultati non si fecero attendere e a essi i tedeschi erano sempre più interessati.

La seconda guerra mondiale vide un vero e proprio decollo del razzo perchè, mentre americani, inglesi e russi compivano in quell'epoca i primi, incerti tentativi, i tedeschi, verso la fine del conflitto, lanciarono i mortali ordigni V-1 e V-2 verso Londra.

A guerra finita vi fu una vera e propria caccia sia nella semidistrutta base di Peenemunde per carpire prototipi e segreti, sia agli scienziati in fuga, quegli stessi scienziati che, anni dopo, daranno vita alla gara russo-americana per lo spazio.

Ora, attorno alla Terra, girano migliaia e migliaia di satelliti, di razzi, di scorie che rendono, in certi casi, i lanci difficili e creano problemi per il momento in cui, esaurite le loro orbite, cominciano a cadere verso la Terra diventando meteore artificiali.

Una bella serie di rottami, quindi, che dimostrano una volta di più come l'uomo abbia poco rispetto verso l'ambiente che lo circonda.

"Perchè spendiamo soldi nell'esplorazione spaziale quando nel mondo si muore di fame?"

Era questa la domanda che il cittadino si poneva quando, nel luglio del 1969, gli americani giunsero per la prima volta sulla Luna e che ancora si ponevano mentre le missioni Apollo prima e le sonde spaziali dopo, esploravano i pianeti. Ancora oggi si pongono questa domanda.