Trappo ritornò visibile giusto in tempo per essere portato in trionfo dagli stessi tifosi che, fino a un attimo prima, lo avrebbero voluto impalare su un girarrosto e rosolare a fuoco lento. Stranezze simili sono piuttosto comuni, credete a me, in quel singolare mondo, così diverso dal nostro, che è la Terra di Mezzo!
Carraralf si rifece vivo nello spogliatoio.
- Carino il giochetto dell'invisibilità. - disse a Trappo - Perché non mi spieghi come si fa, così mi infilo nelle docce delle donne?
- Donne? - ribatté lo hobbit, perplesso - Di che parli? Qui non ci sono donne.
- Come sarebbe, non ci sono donne?
- Nemmeno dipinte.
Carraralf strabuzzò gli occhi. - Trappo, tu mi stai dicendo che qui in giro abbiamo draghi, folletti, elfi, stregoni, orchi, nani, mostri, gnomi, uomini neri, lupi mannari, orsi, ragni e aquile parlanti a strafottere, ma che non c'è nemmeno una donna?
- Be', che c'è di strano? - ribatté lo hobbit, piccato - Forse che ai nobili college universitari di Oxford ammettono le donne? Forse che negli eccellenti Club della City le lasciano entrare? Perché allora dovremmo averne qui, di quella roba? A che ci servirebbe?
Lo stregone scrollò le spalle. - Lasciamo perdere.
- Lo farò.
Carraralf si rivolse all'intera squadra. - Complimenti a tutti. Sapevo che avreste passato il turno. Nelle semifinali vi aspettano gli Elfi Silvani di Rudy Elrond, che nelle qualificazioni hanno sconfitto diciotto a zero gli Elfi Luminosi di Bladorthin. Stasera stessa partirete per la Grande Montagna di Dale, dove si terrà l'incontro.
Trappo cominciò a mugugnare: essere costretto a viaggiare come una trottola non lo rendeva felice, ve lo dico io!
Ma lo stregone, che aveva capito tutto, gli sorrise. - Tu no, Trappo. Raggiungeremo la squadra domani. Stanotte siamo ospiti alla grande Tavola Rotonda dei Signori Eterei.
- Signori Eterei? - ripeté lo hobbit.
- I Signori dell'Etere, no? Ma dove vivi, per non conoscerli?
Trappo scrollò le spalle. - L'importante è che si mangi bene.
Per il cibo lo hobbit non andò deluso, credete a me! Mentre divorava le leccornie offerte dai padroni di casa, i potentissimi Mauritius Moscaruman e Aldous Biskardum, Carraralf gli spiegava che i suddetti Signori Eterei organizzavano tavole rotonde quasi ogni sera. Si trattava di un rito antichissimo, disse lo stregone, che cominciava con una serie di domande esistenziali e si concludeva quasi infallibilmente a suon di insulti, mazzate, capate e sputi in faccia. Trappo era molto più interessato all'arrosto che alle spiegazioni, e non capì quasi nulla. Ragionpercui restò sorpreso quando le pietanze vennero fatte sparire e Moscaruman, a muso duro, gli chiese:
- Perché non hai fatto giocare Delpierbolin del Clan della Zebra?
- Eh?
- E Inzagorn detto Gran Passo per le sue accelerazioni? Perché non l'hai messo sulla fascia destra?
- Eehhh?
- Sulla affascia destra? - intervenne Biskardum - Ma che vai dicento? Se avrebbe giocato addestra, assinistra i Nani avessero verticalizzato!
Moscaruman cacciò un urlo acutissimo e si strappò i capelli. - Non capisci niente! Hanno verticalizzato lo stesso!
- Non è vero!
- Sì che è vero!
- Prendi la moviola!
- La prendo sì, e te la infilo su per il...
Un istante dopo, i due padroni di casa erano avvinghiati sul pavimento come Sauri Muschiosi delle Colline Selvaggie, e si pestavano con grande vivacità.
- Ehm... dici che è il caso di andare? - sussurrò Trappo a Carraralf.
- Ma no, - rispose lo stregone - Ora viene il bello!
Difatti si beccò un moviolone Panasonic 45 pollici dritto sulla ghiandola pineale.
- Va bene... - concesse, dolorante - Torniamo in albergo: troppa televisione fa male.
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