La produzione
Location
La scelta di girare a Los Angeles invece di tornare a Londra come tutti i fan si aspettavano, è stata fatta dalla Warner, anche se Burton avrebbe preferito girare a Londra, probabilmente riutilizzando le scenografie del primo film. Londra consente di lavorare con maggiore tranquillità, lontani dalla costante pressione dei media. E comunque Los Angeles è molto più comoda per girare che non gli studi Churubusco in Messico, dove ad un certo punto si pensava di trasferire la produzione. Lì infatti non c'erano le maestranze specializzate di cui la produzione aveva bisogno.
Le riprese sono iniziate nel settembre del 1991 e sono terminate nel febbraio del '92. Il film è uscito negli USA il 19 giugno 1992.
Le scenografie
Gotham City è stata ricostruita tutta in interni nei Burbank Studios della Warner Bros dallo scenografo Bo Welch, che aveva già lavorato con Tim Burton per Beetlejuice e Edward Scissorhands. La prima preoccupazione, sia del regista che di Welch, è stata di non realizzare una copia perfetta della città così com'era nel primo film. Anche se questo era un seguito i due sono stati subito d'accordo che Batman Returns doveva essere ambientato in una Gotham City diversa, con un'atmosfera diversa, unica, che non richiamasse immediatamente il tipo di architettura gotica creata da Anton Furst. La seconda Gotham è una città in completa decadenza, punteggiata di statue grottesche dall'espressione perfida e da sculture che richiamano le immagini del popolo lavoratore di tipo russo-stalinista degli anni '30. Malgrado questo la città ha un feeling molto metropolitano americano, con vicoli bui e pericolosi vicino a palazzi di grande maestosità e bellezza. Tutta la città è una caricatura portata alla sua ennesima potenza, dove le atmosfere e le dimensioni esagerate schiacciano i cittadini in una vita disumana.
All'interno dei teatri di posa erano stati piazzati dei refrigeratori per raffreddare gli ambienti a 5° C (mentre fuori era piena estate e ce n'erano 35), dato che la storia si svolge in inverno, a Natale. In alcune scene infatti si può notare la condensa del fiato degli attori. La temperatura bassa, però, oltre a creare realismo nelle scene, ha causato alcuni problemi agli attori; per esempio Michelle Pfeiffer aveva il costume realizzato in latex, cioè plastica, che naturalmente non lascia traspirare, quindi la poverina era sempre sudata e accaldata (a causa anche delle faticose scene di combattimento) e lavorando a 40 gradi rischiava in continuazione la bronchite.
I Batgadget
I Batgadget costituiscono per gli scenografi divertimento allo stato puro, perché si ritrovano a progettare veicoli e strumenti che non esistono nel mondo reale, come per esempio il Bat-skiboat. Si tratta di un mezzo che permette a Batman di muoversi velocemente sulla neve e nella rete fognaria di Gotham, una combinazione veramente originale. La Bat-mobile invece è rimasta identica all'esterno, mentre sono state aggiunte alcune funzioni particolari, per esempio, eliminando alcuni pezzi in eccesso ora è in grado di trasformarsi in un missile e di passare attraverso fessure molto strette. Il Bat-arang si è un po' evoluto e ora Batman può programmarlo, lanciarlo e seguire su uno schermo mentre raggiunge il bersaglio. Un po' tutti gli accessori di Batman hanno un look futurista con l'aggiunta di alcuni tocchi retrò e naturalmente l'onnipresente logo di Batman.
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