- E che ci vuoi fare... non si hanno più idee nuove. O si girano sequel inutili di film altrettanto inutili o remake di film che sono a loro volta remake di altri film.
Si girò di spalle.
- Sembra che viviamo in un continuo remake di vite vissute da altri.
Lou gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla.
- Si, ma non ti preoccupare. Questo Cyberpulp Fiction sarà un remake coi fiocchi anche grazie a lui...
Quentin si girò e i suoi occhi incrociarono quelli dell'uomo appena arrivato. Rimase di stucco. Perfetto. Identico. Per mille cani coprofagi. Era Bruce Willis sputato.
- Salve, signor Quentin. Mi chiamo Fred Asper, e sono qui per servirla.
La voce metallica tradiva la sua identità robotica, ma per il resto, porco cane, era identico. Lo stesso cranio pelato, lo stesso naso piccolo e leggermente a punta, lo stesso sorriso prendi-per-il-culo stampato sulle labbra. Quentin gli si avvicinò lentamente. I due si fissarono in silenzio per una manciata di secondi e poi Quentin lo abbracciò fortissimo. L'androide-Willis lo fissò meravigliato.
- Oh, cazzo! Quasi non riesco a credere! Se non sapessi che sei un androide, penserei che il vecchio Bruce sia tornato dalla tomba per salutarmi!
Si allontanò un po', poi lo squadrò e disse:
- Ma non sarai costruito con i pezzi del povero Bruce?
- Oh, no, signore! Sono completamente artificiale. Il mio costruttore era un appassionato del vecchio cinema di una volta, in special modo del film "L'esercito delle 12 scimmie". E quindi mi ha costruito a immagine e somiglianza del protagonista del film.
Quentin alzò gli occhi al cielo.
- Sia benedetto il tuo costruttore!
Si girò verso l'androide.
- Sai già la parte, figliolo?
-Certo, il signor Lou me l'ha fatta già memorizzare.
Quentin si voltò verso Lou sorridendo. Lou alzò il pollice in segno di incoraggiamento.
-Vecchia volpe! Basta farci i pompini a vicenda, Lou inizia a sputare sentenze in quel microfono del cazzo e radunami il cast.
- Già fatto. Mentre tu parlavi con Mr. Asper, gli altri già prendevano i loro posti. Aspettano solo noi.
Quentin si mise a ridere, poi gli passò un braccio intorno alle spalle e si avviarono sul set.
- Vecchio, amicone! Lo sapevo che mi potevo contare su di te.
Betty gli si avvicinò, porse un megafono a Quentin e prese Asper per la mano.
- Ecco, signor Quentin. E' tutto pronto, aspettiamo solo il suo via.
- Ok, ok.
L'assistente e l'androide si avviarono sul set, mentre Quentin prese posto su una sedia.
Lou si sedette accanto a lui.
- Allora si parte?
- E di fretta, pure! Ho sentito che sono quasi finiti di resuscitare Kubrick, e stavolta tornerà ancora più grande! Di sicuro terminerà di girare A.I., dato che all'epoca c'erano problemi per ricreare l'acqua alta a NewYork. Ora che l'acqua alta c'è davvero, chi lo fermerà?
- Hai ragione, dai il ciak.
- Ahhh, amico! Questa è la mia vita: il set, gli attori, il ciak e tutto il resto. Cazzo, sono sicuro che sono già morto e che questo è il paradiso!
Lou sorrise e si girò verso gli attori che attendevano il segnale.
- Ok. Ok. Mi sto di nuovo perdendo in chiacchiere. Dunque si parte...
MOTORE!
CIAK!
AZIONE!
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID