Trova Poldo accovacciato davanti all'ultimo quadro, non ancora concluso; lacrime silenziose rigano la candida similpelle.
Come può piangere con tale trasporto un essere artificiale?
Quale spaventosa alchimia scientifica e tecnica è stata creata con Connie?
Insieme, abbracciati, osservano il quadro: forme vagamente umane di colore cupo sullo sfondo di una girandola di fiamme rosse, violette, rosate, gialle...
Leopold rimane sbalordito dalla potenza esplosiva dei colori, dal segno contraddittorio: delicato e violento.
Guarda il volto triste di Poldo: specchio della sua immensa solitudine. Avverte il respiro rallentare e contrarsi nei polmoni; un'immagine confusa attraversa per una frazione di secondo la sua mente, è bruciante e fosca come le pennellate di Poldo.
Connie sta sviluppando emotivamente ed artisticamente frammenti del suo passato, attraverso la E.2.
Iniziano a suonare insieme, in perfetta sintonia, Leo al violino, Poldo al pianoforte: una melodia mesta e dolcissima... una ninna-nanna infantile...
Partita N.850
Kurtz lo attende nella Sala della Contesa.
Le sue dita sfiorano gli olo-oggetti della storia scacchistica; attraverso i sensori che ha sotto le unghie può percepire ogni dettaglio estetico, con i miliardi di filamenti ottici che giacciono nella rètina può leggere in pochi minuti un foglio elettronico pari a cinque volumi da trecento pagine, perchè dietro a Kurtz c'è la mostruosa potenza di Connie.
Le dita dei contendenti scorrono veloci sulla scacchiera, accompagnate dal rumore dell'orologio da torneo.
" L'INDIANA DI GRUNFELD: l'idea è di controllare il centro con i pezzi, se i pedoni bianchi occuperanno il centro, quelli neri opereranno un sistematico lavoro di smantellamento.
Quando i Bramini di Calcutta adottarono questa strategia nella partita contro Coclane non immaginavano certo che da tutto ciò potesse prendere il via un intero movimento teorico."
Il gioco si snoda veloce.
La tensione si raggruma nel pulsare rapido delle mosse, nelle pupille concentrate sui pezzi, nei colori brillanti delle olografie.
Kurt-Leo. Artificiale-Umano. Parità di visione, di capacità, di tensione mentale.
La partita n.850 si conclude.
E' PATTA per SCACCO PERPETUO.
Leo osserva il mare incupirsi sotto le nuvole grevi del temporale d'Autunno, le onde si attorcigliano e lambiscono la spiaggia.
Il tempo avanza, corre verso un futuro preordinato e il suo passato si affaccia sempre più nitido... i volti dolcissimi di Rebecca, sua moglie e delle figlie gemelle, le ricerche imposte dal Comando Militare Supremo per quell'arma micidiale da usare contro il Fronte Unito Occidentale, gli scrupoli morali che diventano sempre più intensi.
La sua invenzione: le fibre aria-terra anaerobiche avrebbero portato a morte atroce per soffocamento milioni di persone; le ritorsioni del Fronte Unito sarebbero state tremende e imprevedibili.
Il suo altissimo Senso Morale lo aveva spesso posto in conflitto con il Comando Militare Supremo delle Repubbliche Musulmane; il Bene e la Pace dell'Umanità erano superiori a ogni valore radicato in lui e coltivato, comunque, con perseveranza.
Negli ultimi mesi la creatività di Poldo si è estesa dalla pittura e musica alla culinaria.
Leo passa sempre più tempo in compagnia della sua E.2, lo diverte osservarla nell'invenzione di piatti particolari, dai colori vivacissimi, dai profumi speziati, penetranti: sapori decisi e teneri, pungenti e morbidi stimolano i suoi ricordi infantili.
Dopo il matrimonio, Rebecca aveva sempre cucinato per lui e Leo si era adagiato nelle raffinatezze culinarie che esprimevano la tenerezza affettuosa di sua moglie per lui e le bambine.
Ora un essere artificiale, un insieme di circuiti elettronici, privo di apparato digerente cucina per lui, lo osserva mangiare con curiosità, lo rallegra con battute spiritose.
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