La trama originale
Un fantasma infesta il Louvre alla ricerca del tesoro dei re di Francia, nascosto nei sotterranei del museo. In realtà si tratta di una cerchia smascherata dal giornalista Jacques Bellegarde e dal detective Chantecoq, già apparso in altri romanzi di Bernède. Belfagor è Simone Desroches, amante del protagonista, che ha scoperto del tesoro in un manoscritto di Ruggieri, l'astrologo di Caterina de' Medici.
Lo sceneggiato
Diretto da Claude Barma e con questi sceneggiato da Jacques Armands, adatta l'intrigo alla guerra fredda. Il tesoro in oggetto è quello dei Rosacroce, e consiste nell'oricalco, materiale radioattivo utile alla fabbricazione di ordigni nucleari. Inconsapevole pedina del complotto è Laurence Borel (Juliette Greco), una medium, ipnotizzata da Boris Williams (François Chaumette).Indagano e smascherano il giornalista André Bellegarde (Yves Rénier) e il commissario Ménardier (René Dary), coadiuvati dalla figlia di quest'ultimo Colette (Christine Delaroche). E' nello sceneggiato di Barma che Belfagor si trasforma da dio barbaro in egizio. In Francia viene messo in onda da sabato 13 marzo 1965 a sabato 27 marzo 1965. In Italia dal 15 giugno 1966.
Il film
Alain Sarde è uno di quegli ex ragazzi segnati dallo sceneggiato. Il suo sogno è rifarlo per il cinema. Anche per questo, nel film che produce per Jean-Salomé (regista e cosceneggiatore con Jérôme Tonnerre), vengono introdotti spezzoni della serie originale, pur se con scarse preoccupazioni di logica narrativa. Girato davvero nel Louvre, contrariamente alla versione televisiva, il nuovo Belfagor è la storia di una mummia proveniente dall'Egitto che imprigiona uno spirito costretto a vagare sulla soglia del confine con l'aldilà. Per questo si impossessa di Lisa (Sophie Marceau) per cercare l'anello che lo libererà dal maleficio. Indaga l'ispettore Verlac (Michel Serrault), con l'aiuto dell'attempata ma ancor splendida Julie Christie, nei panni dell'egittologa inglese Glenda Spenser. A proteggere e corteggiare Lisa, il giovane elettricista Martin (Frédéric Diesenthal).
Merchandising
Le puntate originali dello sceneggiato sono raccolte in videocassette della Yamato. A Belfagor è ispirata un serie a fumetti in 24 episodi apparsa su France Soir dal 30 marzo al 24 aprile 1965, scritta da Jacques Armand e Claude Barma e disegnata da Julio Ribeira che riprende la trama dello sceneggiato e ne immagina un seguito.
Su France 2 e France 3 nel 2001 sono andati in onda 26 episodi a cartoni animati diretti da Jean-Christophe Roger, su sceneggiatura di Gérald Dupeyrot e disegni di Frédéric Bézian. Le vicende accorpano il film del 1927 e lo sceneggiato del 1965 in un'unica trama.
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