Sabato 1 ottobre l’associazione culturale Viv’arte ha presentato, presso il Teatro del Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II, Strange Tales, il primo di una serie di appuntamenti sul tema della letteratura fantastica.
Strange Tales (implicito omaggio ai vecchi “pulp” degli anni ’30) è un iniziativa curata da Fabio Lastrucci e Ramiro Dell’Erba, organizzata e coordinata da Nadia De Pascale, con l’obiettivo di avvicinare nuovi lettori al fantastico e stimolare gli appassionati attraverso un mezzo “povero”, ma più spettacolare di qualunque effetto speciale: la parola.
In un epoca caratterizzata da grande ridondanza di immagini, si è cercato di ritrovare una dimensione di meraviglia e sospensione attraverso l’uso della voce narrante. Una suggestione “radiofonica” che si è ben prestata a presentare storie in cui i generi sconfinano l’uno nell’altro attraversando i versanti della fantascienza, dell’horror e del fantasy.
Grazie al prezioso apporto di bravissimi attori come Francesco Silvestri, Sasà Trapanese e Liliana Palermo, sono stati letti racconti di scrittori emergenti, premiati in importanti concorsi del settore e pubblicati su riviste e antologie a diffusione nazionale.
Sasà Trapanese ha aperto l’incontro con Il bambino e la morte, un testo di Mauro D’Avino, già vincitore di diversi premi e curatore della rubrica Cult Stories per la Xenia edizioni. L’atmosfera di mistero del racconto, una ghost-story in cui l’elemento giallo è determinante allo sviluppo della vicenda, è stata restituita con una lettura attenta e misurata, che ha avuto il difficile compito di agganciare gli spettatori immettendoli in una dimensione metropolitana da incubo lucido.
Intervallato dalle note di armonica di Antonio Crispino, il secondo racconto ha portato il pubblico verso la fantascienza dai rimandi fiabeschi di Caterina Mortillaro, autrice e traduttrice milanese. Le ali degli Hoss, una storia in cui crudeltà e poesia convivono su una struttura narrativa ricca di immagini e colori. La sensibile voce di Liliana Palermo ci racconta nuove possibilità di vita che nascono grazie all’incontro di esseri diversi. La speranza che si fa strada nel dolore. La gioia di una rinascita.
Ha concluso il ciclo di letture Francesco Silvestri, con una struggente interpretazione di La mezzaluna di Vincenzo Spasaro, autore finalista a diversi premi Urania e curatore di una collana di SF per le Edizioni Il Foglio. Silvestri fa proprio il testo portandolo ad una dimensione di monologo, in cui la missione del protagonista perso nella cupezza di una Roma ostile, il senso di estraneità, emergono attraverso una confessione di grande intensità drammatica, fino alla conclusione spiazzante. Un felice incontro di tematiche sociali alla Philip Dick, con la grande tradizione del Teatro.
L’incontro cui hanno presenziato due degli autori, Caterina Mortillaro e Vincenzo Spasaro, si è concluso col caloroso favore del pubblico in sala, cui è stato presentato il successivo appuntamento che avrà luogo in Battipaglia (Sa) a cura dell’associazione culturale Alchimia.
L’iniziativa gemellata accompagnerà il corso di scrittura creativa curato da Gino Galdi nella sede dell’associazione, mentre è in via di definizione la data della prossima tappa napoletana.
Strange Tales è stato reso possibile grazie alla collaborazione e alla professionalità di tutti i suoi autori ed interpreti, e grazie alla cortese disponibilità del Rettore del Convitto V. Emanuele II Prof. Vincenzo Racioppi, alla cura dei suoni di Alessandro Bogno e al supporto di Lella Gubitosi dell’Associazione Viv’arte.
Uno speciale ringraziamento a Daniele Nadir e i redattori di Strane Storie per aver prodotto un prezioso editoriale di presentazione all’incontro.
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